Torre D’Argento per il professor Giacomo Rizzolatti

Ha iniziato la sua formazione come ricercatore a Pisa. Ha scoperto il sistema dei “neuroni a specchio”

Giacomo Rizzolatti riceve la Torre d'Argento

Giacomo Rizzolatti riceve la Torre d'Argento

Pisa, 27 maggio 2017 - Un ponte tra neuroscienza e pedagogia, è una delle frontiere aperte dalla scoperta del professor Giacomo Rizzolatti uno dei principali ricercatori italiani, autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, membro di prestigiose università ed accademie internazionali, destinatario di importanti premi alla carriera. Rizzolatti, che ha iniziato la sua formazione come ricercatore a Pisa, con il suo gruppo di ricercatori ha studiato e scoperto il sistema dei “neuroni a specchio”, un circuito di neuroni che sono attivati sia durante l’esecuzione che l’osservazione dell’azione. Un capitolo di ricerca avveniristico che può avere profonde implicazioni nel comprendere il funzionamento del nostro cervello ed anche i processi di apprendimento specie nell’età dello sviluppo.

Con queste motivazioni, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha consegnato al Prof. Rizzolatti a nome di tutta la città la “Torre d’argento” , riconoscimento attribuito a coloro che, italiani o di altri paesi, in qualsiasi modo abbiano contribuito a dare lustro alla città o si siano particolarmente distinti per la loro opera. La cerimonia si è svolta al termine di una conferenza tenuta a Palazzo Blu dal ricercatore nella quale, grazie anche all’intervento del professor Giovanni Cioni ( Università di Pisa e IRCCS Fondazione Stella Maris) , sono stati messi in luce i vari aspetti e le ricadute di questa importante scoperta. Oltre a rappresentare la prima evidenza di un meccanismo neurofisiologico in grado di spiegare alcuni aspetti di base della nostra intelligenza sociale, come la capacità di comprendere le emozioni e le sensazioni altrui, la scoperta dei neuroni specchio ha numerose altre ricadute: infatti, sembra che anche il linguaggio possa avere legami con questo meccanismo, così come determinati disordini comportamentali, per es. l’autismo.

Il titolo stesso della conferenza “Neuroscienze: cultura ed educazione” poneva l’accento sulla stretta connessione tra neuroscienze e pedagogia a sottolineare quanto questi studi e la loro divulgazione forniscano uno strumento prezioso a tutti i genitori , insegnanti ed infine alla comunità educante nel pieno spirito di costruzione di una cultura dell’educazione.

Giacomo Rizzolatti si è laureato in Medicina presso l'università di Padova e specializzato in Neurologia (1967).

Dopo tre anni passati presso l'Istituto di Fisiologia dell'Università di Pisa, diretto dal professor Giuseppe Moruzzi, nel 1967 è diventato assistente e successivamente professore ordinario di Fisiologia Umana all'Università degli Studi di Parma. Già presidente dello European Brain Behavior Society e della Società italiana di neuroscienze, dal 2002 è direttore del Dipartimento di neuroscienze dell'università di Parma, e inoltre collaboratore presso il dipartimento di Computer Science and Neuroscience dell'Università di Los Angeles e presso l’Ahmanson Lovelace Brain Mapping Center of UCLA.

È membro onorario della Società Italiana di Neuroscienze di cui è stato presidente. Ritenuto lo scopritore dei neuroni specchio, cellule motorie del cervello che si attivano durante l'esecuzione di movimenti finalizzati e anche nell’osservazione di movimenti simili eseguiti da altri individui, ne ha rilevato la centralità sia nell’apprendimento per imitazione, sia nel fenomeno dell’empatia. Insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei (1999), il premio Herlitzka dell'Accademia delle scienze di Torino (2005), il Grawemayer award della University of Louisville (2007), il premio J.-L. Signoret della Fondazione IPSEN (2010), il premio Principe delle Asturie (2011) e il Brain Prize (2014), tra le sue pubblicazioni occorre citare: I recettori, la sensibilita somatica, il talamo, la corteccia cerebrale (1981); Il neurone, le sinapsi, i riflessi (1981); Lezioni di fisiologia del sistema nervoso (1998); So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio (con C. Sinigaglia, 2006); Nella mente degli altri. Neuroni specchio e comportamento sociale (con C. Sinigaglia, 2007); In te mi specchio. Per una scienza dell'empatia (con A. Gnoli, 2016). Tra i più importanti scienziati italiani, con la scoperta dei neuroni specchio ha dato un contributo fondamentale alla comprensione dei meccanismi cerebrali. Nell’attività di ricerca condotta da R., il principale interesse è stato lo studio delle funzioni cognitive dei neuroni della corteccia motoria.