"Simoni si nasce: tre vite per il calcio"

Presentato a Pisa il libro dell'ex allenatore dell'Inter

presentazione del libro di Gigi Simoni

presentazione del libro di Gigi Simoni

PISA, 25 novembre 2016 –  “Simoni si nasce. Tre vite per il calcio”, la biografia ufficiale di Gigi Simoni è stata presentata a Pisa in sala delle Balerari. Pubblicato dalla Goalbook Edizioni di Pisa, il libro vede tre autori, Luca Carmignani, Luca Tronchetti e Rudi Ghedini, impegnati a raccontare la lunga e straordinaria carriera di una delle figure più amate e vincenti dell’intera storia del calcio italiano.

Gigi Simoni, calciatore prima, allenatore poi, infine dirigente, ha attraversato per oltre sessant’anni il calcio italiano, lasciando un segno in ognuno dei ruoli che ha ricoperto. È questo a fare di Simoni un personaggio più unico che raro: ha vinto quasi ovunque, accumulando dodici promozioni, più di chiunque altro. Non è mai sceso a compromessi, non ha mai venduto le proprie idee e i propri principi.

“Simoni si nasce. Tre vite per il calcio” è una biografia particolare, che vuole essere un vademecum per le generazioni future, affinché si ricordino i veri valori su cui è fondato lo sport in generale e il calcio in particolare. La prefazione è a cura di Alberto Cerruti. Note di Claudio Baglioni.

“Ho allenato più di 600 calciatori nella mia carriera, ma nessuno era come Ronaldo: un fenomeno vero, in campo e nello spogliatoio non a caso il coro nacque proprio dai compagni”. Così Gigi Simoni, ex tecnico dell'Inter, a margine della presentazione della sua biografia, ha ricordato Ronaldo come il miglior giocatore che abbia mai allenato. “Spesso gli allenatori di oggi - ha aggiunto - pretendono di ingabbiare i talenti dentro tattiche e schemi. Io invece sono sempre stato convinto che un buon tecnico sa assecondare, e quindi migliorare, il talento dei propri giocatori. Io Ronaldo lo facevo allenare sempre con il pallone tra i piedi, mai senza. E lui in quello era davvero irresistibile”.

Tra i grandi campioni allenati da Simoni c'è stato anche Roberto Baggio, che però con lui giocò poco: “Veniva da un brutto infortunio e passava più tempo sul lettino che in campo - ha concluso Simoni - tuttavia ho avuto con lui un grande rapporto di amicizia. Pranzavamo spesso insieme e facevamo lunghe chiacchierate di caccia e pesca, due nostre grandi passioni”.  “Ho sempre fatto contratti annuali, non avevo un procuratore e forse per questo ho guadagnato anche meno di quello che avrei potuto, ma sono rimasto per sempre legato ai miei principi – ha continuato poi l'ex allenatore - e forse anche con Ceccarini, sono stato troppo signore. Il calcio al tempo di oggi è più difficile per un allenatore, soprattutto sotto il profilo della gestione del gruppo e spesso anche le società non sono all'altezza”.