Pisa, 1 maggio 2014 - Residenza per turisti, ecco quale potrebbe essere il futuro della Certosa. Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai beni culturali, ha mantenuto la promessa fatta e ha visitato i musei, quello di Storia Naturale e quello monumentale, della Certosa di Calci.

Un tour iniziato alle 10.30 del mattino, dove il sottosegretario ha potuto ammirare animali impagliati, reperti storici, ossa preistoriche e la mostra dell’undicesima mummia egizia nel museo di Storia Naturale sotto la ‘guida’ del direttore Roberto Barbuti. La visita del sottosegretario è proseguita, accompagnata da molte figure istituzionali tra cui il Prefetto Francesco Tagliente e il presidente della Fondazione Amicidei musei e monumenti pisani Mauro Del Corso, in quella che un tempo era la zona abitata dai frati certosini. Abitudini e storia sono state narrate alla Buitoni dalla soprintendente Paola Raffaella Devia e dalla direttrice Severina Russo che non sono mancate di sottolineare il degrado che sta attanagliando il monumento. Gli affreschi rovinati, i soffitti ‘macchiati’, le crepe, i continui crolli e le molte altre ‘pecche’ causati dalle continue infiltrazioni non sono passati inosservate ed hanno spinto il Sottosegretario a sbilanciarsi con una promessa, quella di non ‘abbandonare’ la Certosa e di trovare un percorso che la salvi nonostante la mancanza di fondi statali.

“Più di 50mila visitatori l’anno, 10mila solo nei giorni di festa appena trascorsi, un monumento come la Certosa va salvato” ha dichiarato Bruno Possenti sindaco di Calci che durante la sua amministrazione non è mai mancato nel metter in rilievo il degrado e la necessità di finanziamenti, che secondo le stime degli uffici tecnici della Soprintendenza ammonterebbero a 6milioni di euro, per il santuario all’ombra del monte pisano. “Negli ultimi anni le cose sono peggiorate – continua Possenti -. Le infiltrazioni hanno causato crolli e stanno mettendo a rischio affreschi e decorazioni. La priorità è la stabilità dell’edificio, si deve intervenire sulle coperture. L’amministrazione ha fatto quanto possibile con le poche risorse rimaste, ora deve intervenire lo Stato”.

“Quando ho parlato al sottosegretario della Certosa di Calci, ci siamo trovate subito concordi sulla linea da adottare: valorizzarla e non abbandonarla” commenta Maria Chiara Carrozza, ex ministro della pubblica istruzione e ora parlamentare, che dopo la visita del 19 ottobre 2013 promise di portare la questione ‘Certosa’ a Roma. Promessa evidentemente mantenuta come confermato dalla stessa Borletti Buitoni che dichiara: “E’ grazie alle sollecitazioni dell’onorevole Carrozza che sono qui. Il ministero dei beni Culturali ha 100milioni di euro a disposizione per i finanziamenti di tutto il Paese, non basterebbero alla sola Regione Toscana. Credo che la strada da seguire sia un'altra. Creare una Fondazione che si occupi della gestione commerciale creando un progetto residenziale. Un percorso spirituale e culturale prendendo a esempio le abazie francesi. Non parlo di beauty farm o alberghi di lusso ma di un’accoglienza del pellegrino che sia limitata da regole ben precise.La mia idea non riguarda solo Calci ma anche altre Certose, martedì sarò a Milano per parlare di quella di Pavia”. Così, in un prossimo futuro, le 16 celle una volta abitate da certosini potrebbero diventare ‘camere’ per turisti spirituali.