Rischio-roghi a Tirrenia. "Nessuno qui tiene pulito"

Erbacce, rovi e sporco rendono più facili gli incendi

ll devastante incendio nella pineta di Tirrenia nel 1989

ll devastante incendio nella pineta di Tirrenia nel 1989

Pisa, 20 luglio 2017 -  GLI INCENDI si susseguono nella provincia di Pisa e in diverse zone della Toscana, con danni ingenti e un pericolo costante che non accenna a diminuire anche in conseguenza della persistente siccità. A rischio ci sono anche le pinete che si trovano sul lungomare di Tirrenia che sono talmente secche e poco curate e quindi esposte al pericolo di incendi. Basta fare una passeggiata lungo viale del Tirreno per rendersi conto che i tratti di pineta che si allargano tra un bagno e l’altro sono del tutto abbandonati. Ovunque si notano rovi secchi, aggrovigliati sui pini domestici e le acacie, così come migliaia di metri quadrati di erbacce secche e tronchi pieni di resina, che potrebbe fungere da combustibile naturale in caso di incendi.

LA RESINA esce dal tronco come difesa dell’albero contro le cocciniglie che ne scavano la corteccia e a prima vista sembra che quasi tutti i pini che si alzano dalla vegetazione ne siano infestati, tanto che alcuni tronchi sono completamente ricoperti della sostanza giallastra che gocciola dai rami fino a terra. Un pericolo serio, «vista anche una media di umidità che si aggira intorno al 40%, come non si vedeva dal 2003 e che può benissimo essere paragonata al clima della Sardegna», dice Marco Santero, pisano appassionato di clima e botanica, che aggiunge: «Sarebbe il caso di fare un tavolo congiunto di protezione civile, Ente Parco, gestori dei bagni e vigili del fuoco per capire come intervenire sulla questione. Il tutto in un’ottica di sicurezza, oltre che di decoro».

LUNGO il viale che da Tirrenia porta a Marina di Pisa, gli alberi raggiungono facilmente la strada e sono in molti quelli che gettano mozziconi accesi e cartacce vicino agli arbusti sul ciglio del marciapiede. Il paragone che viene subito alla mente è quello con la zona del percorso salute che parte dalla piazza centrale di Tirrenia e arriva al bagno Lomi: quasi trecento metri di sottobosco ordinato – visto che la pulizia non è omogenea – e vissuto attivamente da famiglie e ragazzi che qui cercano un po’ di refrigerio nelle giornate più calde. Ben diversa è la situazione del resto del lungomare, persino nelle aree protette dell’oasi Wwf. Nei percorsi all’interno della pineta si trovano ancora decine di cartacce, sacchi di plastica e resti di pic nic. E neanche qui viene fatta una vera manutenzione. Così le staccionate sono per metà rotte o marcite e i sentieri sono quasi occlusi dalla vegetazione che si sta riprendendo quegli spazi inutilizzati. Un vero incubo se si pensa che un solo mozzicone di sigaretta gettata distrattamente da un veicolo di passaggio potrebbe scatenare un incendio come quello che divorò quasi tutta la pineta nel 1989.

Andrea Valtriani