Pisa, 19 gennaio 2018 - Una storia di atti persecutori andata avanti oltre un anno. Forse due. Nei quali la presunta vittima era "attaccata" su fronti diversi: il lavoro, gli affetti, le cose che ama di più. Come i cani ad esempio. Lui che aveva dei blog, pubblicò foto artefatte del cane sulla sedia a rotelle in quanto l’animale della signora era rimasto amputato per un incidente. «Arrivò fino a dire in giro che avevo dei rapporti con i miei animali, ha cercato di farmi passare per pazza, squilibrata», ha detto al giudice del tribunale di Pisa Luca Salutini la vittima di un presunto stalkeraggio che ha poi coinvolto molte altre persone. Un'attività di persecuzione, secondo l'accusa, che sarebbe passata per telefonate a raffica – anche trenta al giorno – messaggi a pioggia e anche e-mail. Ma non è finita. «Telefonava ovunque e da chiunque avesse a che fare con me – ha aggiunto la presunta vittima –. Mi ha messo in pesante difficoltà con clienti importanti che ho in varie parti d’Italia, chiamava imprenditori e avvocati: nel mirino c’ero sempre io. Ho vissuto questa storia con un pressante e importnte stato d'ansia e di paura».
I fatti sono iniziati nel 2011 e tra i due ci sarebbe stata una relazione sentimentale durata – secondo la donna – non più di quindici giorni, mentre il rapporto personale andava avanti da più tempo. «Lui aveva decine di blog – ha raccontato rispondendo alle domande del pubblico ministero – e lì pubblicava i suoi deliri. Un giorno ha telefonato ad una casa di moda indicandomi come l’amante del famoso stilista che non avevo mai conosciuto di persona». In una circostanza la donna ha detto di essere stata minacciata anche davanti il tribunale di Pisa. Si torna in aula a luglio per la discussione.