Spacciava vicino a un locale da ballo. Il questore firma il primo daspo urbano

L’assessore Capuzzi ha parlato in Commissione: "Non solo repressione"

Alberto Francini, questore di Pisa, ha firmato il primo Daspo urbano

Alberto Francini, questore di Pisa, ha firmato il primo Daspo urbano

Pisa, 17 novembre 2017 -  E ALLA FINE il questore di Pisa, Alberto Francini, ha firmato il suo primo Daspo urbano, su segnalazione dei carabinieri della Stazione di San Miniato. Ad essere colpito per la prima volta in provincia da questo nuovo strumento è stato un pregiudicato italiano, di 51 anni. La sua ‘piazza’ di spaccio era la zona del «Sombrero» a San Miniato Basso. Vicino alla sala da ballo il cinquantunenne sanminiatese, italiano e pregiudicato, è stato sorpreso e fermato più volte in passato dai carabinieri della stazione e della compagnia della città della Rocca tanto che era già stato condannato per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti sempre nella zona della sala da ballo di San Miniato Basso. Era stato anche avvertito che era il caso smettesse, altrimenti i provvedimenti sarebbero stati più restrittivi.

E COSI’ È STATO. Trovato ancora una volta vicino al locale, sempre con la droga in tasca e in compagnia di pregiudicati per lo stesso tipo di reato, ieri è stato destinatario di un daspo urbano emesso dal questore di Pisa, Alberto Francini su segnalazione dei carabinieri della stazione di San Miniato facente parte della compagnia guidata dal maggiore Gennaro Riccardi. Al cinquantunenne sarà vietato l’accesso al «Sombrero» e sopratutto lo stazionamento nelle immediate vicinanze dello stesso locale. Il cinquantunenne destinatario del provvedimento, considerato una minaccia per la sicurezza pubblica, dovrà anche rimanere in casa dalle 20 della sera alle 7 del mattino seguente. Il divieto di entrare al «Sombrero» avrà durata di due anni.

SI TRATTA del primo provvedimento del genere adottato dal questore di Pisa, Alberto Francini, in base alla recente normativa in materia di sicurezza urbana noto come Decreto Minniti. Il daspo urbano colpisce chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo, ma necessita che vengano determinate le sue aree di applicazione.

A PISA è in corso un acceso dibattito soprattutto in merito alle zone da inserire nella mappa che individua le aree in cui provvedimento sarà applicabile, con conseguente modifica del regolamento di polizia urbana. Ieri è stata l’assessore al sociale e presidente della Sds a presentarsi davanti alla commissione consiliare: Sandra Capuzzi si è detta convinta che il Daspo urbano sia «una possibilità che i sindaci devono saper cogliere», ma anche che «oltre alla repressione vanno messe in campo anche iniziative sociali e culturali». Molte di queste sono state, negli anni poste in essere proprio dalla Società della Salute: la Capuzzi ha ricordato, fra le altre, le ‘Notti di qualità’ e i ‘Cavalieri Senza Vetro’.