«L’Arena resti a Porta a Lucca. Ma diciamo basta alle cancellate» / SONDAGGIO

Gli operatori commerciali favorevoli al progetto di riqualificazione

Arena Garibaldi

Arena Garibaldi

Pisa, 21 luglio 2017 - QUALCUNO non ci crede quasi più, stanco da anni di promesse e discussioni. La maggior parte dei commercianti di via Piave e dintorni, però, conservano ancora un po’ di fiducia. E allora «benvenga la ristrutturazione dell’Arena Garibaldi, a patto però che tolgano le cancellate: altrimenti lo stadio lo facciano pure ad Ospedaletto» sintetizza Sante Danzi, proprietario di una pizzeria proprio a due passi dallo stadio che, quest’anno, il giorno della partita non è quasi mai riuscito a lavorare perché «con i cancelli i motorini non riuscivano a muoversi».

 

 

Eppure l’Arena non può spostarsi da Porta a Lucca. Riccardo e Alessandro Cerrai, padre e figlio, non hanno dubbi: «Non lo si dica nemmeno per scherzo – dice il primo –: lo stadio è intitolato a «Romeo Anconetani» ed è un pezzo di storia della città. Non può essere abbattuto: semmai preservato e riqualificato».

«Anche perché – aggiunge il secondo – il progetto di riqualificazione riguarderà l’intero quartiere». Loro, magari, la pensano così perché sono i titolari del «Solo Pisa» di via Piave, una delle biglietterie ufficiali e dei negozi di riferimento per il merchandising e l’oggettistica nerazzurra, che recentemente ha pure cambiato sede, spostandosi in locali più ampi dove è stato possibile anche ricavare una minigalleria di maglie e oggettistica storica nerazzurra tutta da visitare.

Però la vede nello stesso modo anche Daniela Paolini della vicina autoscuola: «Il problema qui sono le cancellate: servono a poco e creano solo problemi a chi lavora. Lo stadio, però, fa parte della storia del quartiere e sarebbe importante rimanesse qui». Benvenga, dunque, il progetto del presidente Corrado. «Però, ad una condizione – puntualizza Cinzia Campagni, proprietaria di un bar in via Piave -: è importante che gli esercizi commerciali che, in futuro, saranno collocati nella Arena Garibaldi rinnovata, non si mettano a fare concorrenza ai negozi storici del territorio».

«I PROBLEMI che pongono gli abitanti del quartiere sono legati al giorno della partita, quando il quartiere diviene ostaggio dello stadio a causa delle cancellate e della carenza di posteggi– spiega il parroco di Porta a Lucca don Carlo Campinotti –. Dite che con il nuovo progetto non ci saranno più cancellate e avremo nuovi parcheggi? Lo speriamo vivamente, anche se, per quel che riguarda le aree di sosta, non saprei proprio dirvi dove potrebbero essere create». Qualche perplessità ce l’ha pure Anna Natale, parrucchiera titolare di un negozio in via Piave: «Non ci credo: dieci anni fa, negli anni di Ventura, costituimmo un comitato e, tramite legali, scrivemmo al Viminale per chiederne la rimozione. Ci dissero che non si poteva fare per motivi di sicurezza».

LA SINTESI prova a farla Federica Ciardelli, presidente del Ctp 6: «Un progetto come quello ipotizzato dai Corrado può diventare una grande opportunità per tutto il quartiere consentendo di risolvere tanti problemi collegati alllo stadio – spiega –.Però chiediamo, che le ipotesi possano essere valutate all’interno di un percorso partecipativo con il quartiere che abbia tempi tali da consentire ai cittadini di esprimersi con cognizione di causa».