Sgomberato l’edificio occupato. Due agenti di polizia restano feriti

Via Garibaldi: forze dell’ordine costrette a cariche di allegerimento

Momenti di tensione tra poliziotti, carabinieri e manifestanti

Momenti di tensione tra poliziotti, carabinieri e manifestanti

Pisa, 25 maggio 2017 - Mattinata di tensione in via Garibaldi, dove intorno alle 8 di ieri mattina si è svolto lo sgombero dello stabile occupato lo scorso 8 marzo dal collettivo Spazio Rosa. Il traffico è andato in tilt in pochi minuti, quando le camionette di polizia e carabinieri hanno bloccato via Garibaldi all’altezza dell’istituto Matteotti per procedere con lo sgombero. Code e rallentamenti si sono susseguiti fino alle 14, quando il presidio dei collettivi si è spostato in direzione di palazzo Gambacorti.  Durante la mattinata si sono verificati almeno due scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, il tutto sotto gli occhi degli studenti del Matteotti, affacciati alle finestre che danno su via Garibaldi, incuriositi dal trambusto. La struttura occupata, di proprietà comunale, è rimasta vuota per circa quattro anni, dopo una lunga attività come consultorio. L’occupazione è avvenuta lo scorso 8 marzo, durante la manifestazione «Non una di meno». Lo spazio, in questi mesi, è stato riqualificato ed è stato aperto dal collettivo Spazio Rosa uno sportello di ascolto. Al momento dell’irruzione delle forze dell’ordine nelle stanze occupate erano presenti almeno sei persone, identificate e poi rilasciate dopo circa quattro ore. Se le prime schermaglie sono nate nel momento più concitato dell’ingresso delle forze di polizia dentro l’edificio occupato, durante la mattinata non sono mancate le repliche: poco prima delle 11 alcuni ragazzi del liceo Matteotti, il cui ingresso laterale costeggia il caseggiato sgomberato, sono usciti in strada, a ridosso della linea di agenti schierati in assetto antisommossa. 

Questo ha destabilizzato per qualche secondo la situazione che, in un attimo, è precipitata. I liceali sono stati chiusi da un cordone di sicurezza dentro il perimetro della scuola, mentre una carica ha spinto i manifestanti verso la fine della strada. Alla fine dello scontro due agenti hanno riportato diverse contusioni. «Ciò a cui ha dovuto assistere la città di Pisa nella mattinata di oggi», si legge in un comunicato di Rifondazione Comunista, «con lo sgombero violento e ingiustificato della Mala Servanen Jin si potrebbe definire una «giornata di ordinaria follia». Ma purtroppo non è così. Quanto accaduto è la cartina di tornasole di cosa sia la politica del Partito Democratico in città; un attacco continuo e indiscriminato a chi recupera immobili lasciati colpevolmente nell’abbandono, la chiusura totale al confronto con le esperienze di autorecupero e autogestione, la trasformazione delle questioni sociali in problemi di ordine pubblico».

L’ex centro di accoglienza di via Garibaldi è quindi rimasto blindato fino alla conclusione delle operazioni di messa in sicurezza degli ingressi dell’edificio, durante le quali i ragazzi del liceo sono stati fatti uscire a piccoli gruppi dall’ingresso secondario della scuola. Una volta riaperta la strada i manifestanti hanno deciso di portare la protesta in piazza XX Settembre, sotto le finestre del palazzo comunale, dove sono rimasti fino a sera.  Lo sgombero segue di pochi giorni quello della Limonaia, occupato anch’esso dal collettivo Spazio Rosa.