Caso Ragusa, il 14 marzo il processo d'appello a Antonio Logli

Il marito di Roberta Ragusa - la donna svanita nel nulla dal gennaio 2012 a San Giuliano - in primo grado, con il rito abbreviato, è stato condannato a vent'anni di reclusione

Roberta Ragusa  è uscita di casa senza fare più ritorno la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012

Roberta Ragusa è uscita di casa senza fare più ritorno la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012

Pisa, 10 novembre 2017 -  La morte di Roberta Ragusa:  sarà celebrato il prossimo 14 marzo a Firenze il processo d'appello ad Antonio Logli, il marito di Roberta.

La donna sparì la notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012 a San Giuliano (Pisa). In primo grado, con il rito abbreviato, l'uomo è stato condannato a vent'anni di reclusione con l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Anche davanti ai giudici fiorentini, Logli sceglierà lo stesso rito e dunque il processo potrebbe durare una sola udienza a porte chiuse, con l'unica novità rispetto al processo di primo grado della presenza della giuria popolare.

L'elettricista pisano ha sempre respinto ogni addebito ipotizzando l'allontanamento volontario della moglie. Gli inquirenti invece ritengono che l'uomo abbia ucciso la moglie al culmine di un litigio dopo che la donna aveva scoperto la sua relazione con l'amante ed ex baby sitter dei figli, Sara Calzolaio. E dopo averla uccisa Logli si sarebbe anche disfatto del cadavere nella stessa notte dell'omicidio. In seguito alla sentenza di condanna in primo grado, Logli ha l'obbligo di dimora nel comune di residenza, San Giuliano Terme, con il divieto di lasciare la sua abitazione dalle 21 alle 6.