Canapisa, malori e polemiche. E alla fine tutti al rave a Bientina

I partecipanti rischiano la denuncia per invasione di terreni privati

Canapisa 2017

Canapisa 2017

Pisa, 22 maggio 2017 - Per chi ha gestito le operazioni di soccorso, sabato pomeriggio è stato «un delirio». I sanitari hanno dovuto affrontare decine di interventi per malori durante e post Canapisa, il corteo antiproibizionista. Una manifestazione per la diciassettesima volta nella nostra città che, quest’anno, ha poi varcato i confini comunali.Visto che lo stop alla musica nei giardinetti davanti al Don Bosco era per mezzanotte (in parte rispettato), alcuni dei partceipanti si sono poi mossi verso Lucca, anche se sempre in provincia di Pisa. In un campo nel padule, un terreno tra Bientina e Castelfranco di Sotto, era stato organizzato un rave party che ha radunato giovani da tutta Italia. Come da tutto il paese (comunque sotto i 5mila per la Questura), sono giunti sabato per la sfilata per la legalizzazione delle droghe leggere. Arrivati col treno alla Stazione di Pisa, nelle cui vicinanze era previsto il raduno, fra le proteste in questa diciassettesima edizione, più che mai forti, tanto da offrire sconti a quei clienti che si sono addentrati lo stesso in centro. La street parade si è poi conclusa davanti alla casa circondariale, in via Canavari, dove soltanto 4 bagni chimici (troppo pochi) hanno atteso i manifestanti.

Un evento contenuto dalle forze dell’ordine, alcune anche in borghese, in strada già dal mattino. I carabinieri di Porta a Mare hanno arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale un’italiana 27enne. I militari, infatti, intervenuti vicino alla Stazione per identificare la donna, che, con il suo cane, aveva già infastidito un esercente, appena si sono avvicinati, sono stati aggrediti con calci e pugni. La giovane, che aveva assunto alcol e/o altre sostanze, è stata accompagnata in caserma e condotta in carcere in attesa della pronuncia del giudice. E al Don Bosco, gli uomini dell’Arma hanno portato anche un tunisino 23enne, su esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. L’uomo, nei cui confronti erano state svolte indagini (per stupefacenti), è ritenuto responsabile di una serie di attività di spaccio, insieme al connazionale arrestato la sera precedente. La polizia, già venerdì, con l’aiuto di unità cinofile, ha organizzato servizi antidroga per prevenire reati di detenzione e spaccio. Identificate quattro persone di cui 2 straniere.

Una lunga notte. Lo sgombero dell’anno passato per il rave organizzato a Ospedaletto ha spinto in questo 2017 i più giovani a espatriare nella zona molto vicina ad Altopascio, dove la musica è andata avanti per tutta la notte fra le proteste dei cittadini della vicina Pieve di Compito. Tende, camper, roulotte, parcheggiate lungo una strada che di notte è caratterizzata dalla prostituzione. Molti sono scesi alla stazione di Altopascio, poi hanno proseguito a piedi lungo la Bientinese.

Circa 800, in totale, le persone. Una festa en plein air a base, nuovamente, di alcol e droga, orgabnizzata e pubblicizzata tramite tam tam su facebook. Molte le telefonate alle forze dell’ordine dai residenti di Orentano (il sindaco Toti ha dovuto rispondere via Fb alle tante lamentele spiegando che sul proprio territorio non erano state autorizzate feste) e della cittadina del Tau, per la musica a volume altissimo, avvertita fino a Marginone, al confine con la Valdinievole. Un sito, dove tutto si è svolto, privato (il rischio è una denunciat per invasione di terreni) anche se non delimitato. I ragazzi sono arrivati alla spicciolata e in mattinata carabinieri di Altopascio e del Radiomobile, oltre agli agenti della Questura di Lucca, li hanno seguiti per il deflusso, gestendo pure la viabilità quando si sono allontanati dalla zona.