Il rapinatore 'sbuca' dal cassonetto

Ragazza aggredita sotto casa da un uomo armato di coltello: 10 euro di bottino

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Pisa,  21 ottobre 2016. Ha rischiato  la vita per dieci (miseri) euro. Non è un modo di dire, perchè stavolta la vita l’ha rischiata per davvero: non solo e non tanto per quel coltello puntato addosso, ma per la dinamica con cui la rapina si è consumata e che avrebbe potuto esserle fatale in caso di infarto. Un modus operandi davvero particolare - e per fortuna (almeno per ora) infrequente - , infatti, quello adottato da un bandito solitario l’altra notte per derubare una ragazza pisana.

Sono circa le 3 di notte fra mercoledì e giovedì e la giovane - un diciannovenne sta ritornando a casa a piedi dopo aver trascorso la serata con gli amici. E’ a pochi metri dalla sua abitazione, che si trova in via Possenti (nel quartiere di San Marco), quando accade ciò che solo un regista di un film (thriller o dell’horror) avrebbe potuto immaginare. Mentre sta per oltrepassare un gruppo di cassonetti, all’improvviso si alza il coperchio di uno di questi e sbuca un individuo che fuoriesce con un balzo felino, si para davanti alla malcapitata impedendole di proseguire per la sua strada.

Secondo il racconto fatto in seguito dalla ragazza ai carabinieri, l’aggressore era di media statura e aveva il volto travisato con un passamontagna. La giovane ha affermato di non essere in grado di stabilire se si trattasse di un italiano o di un straniero. Minacciandola con un lungo coltello e dopo una breve colluttazione, il bandito, ha costretto la poveretta ha consegnargli tutto il denaro che aveva, ovvero dieci euro. Arraffato il davvero ben magro bottino, il rapinatore si è subito dato a precipitosa fuga. 

A quel punto, comprensibilmente sotto choc, la poveretta è finalmente riuscita a tornare a casa. Ha svegliato la madre e le ha detto cosa le era appena successo. La  donna ha immediatamente chiamato il 112 e dalla sala operativa del comando provinciale dei carabinieri è stata inviata sul posto un’autopattuglia di uomini del nucleo operativo e radiomobile. Dopo aver nuovamente raccontato ai militari l’aggressione subita, la diciannovenne si è poi fatta accompagnare dalla mamma al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello per farsi visitare, perché nel frattempo si era accorta che nella colluttazione i vestiti si erano strappati e aveva delle abrasioni sull’addome. La ragazza è quindi tornata a casa con una prognosi di una settimana. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri del nucleo investigativo.