Volontari puliscono gli argini. "Delfino sparito". Ma ricompare al ponte dell'A12

Anpana e guardie ecozoofile raccolgono 34 sacchi. "Riapparso da poche ore"

Tredici volontari fra Anpana e guardie ecozoofile hanno ripulito le sponde del tratto dove di solito si trova il delfino

Tredici volontari fra Anpana e guardie ecozoofile hanno ripulito le sponde del tratto dove di solito si trova il delfino

Pisa, 27 febbraio 2017 - E' ricomparso da qualche ora in un altro tratto, al ponte dell'Autostrada. E viene monitorato. Tredici volontari (tra cui gli operatori Anpana Pisa e Livorno e le guardie ecozoofile) a ripulire gli argini al Ponte dell’Aurelia «da alcuni incivili che vanno a vedere il tursiope e sporcano». Risultato, trentaquattro sacchi di spazzatura riempita, una folla (bambini disperati e adulti delusi, , c’eano anche molte persone da tutta la Toscana: livornesi, viareggini e fiorentini) che ha creato anche ingorghi in zona Saint Gobain. Ma, per tutta la domenica, è mancato il protagonista, lui, il delfino, assente da sabato nella tarda mattinata in zona. «L’ultimo avvistamento all'Aurelia – aveva spiegato Michele Mennucci, presidente Associazione nazionale protezione animali natura ambiente – è stato fra le 13 e le 14. D’altra parte, ha avuto lo stesso comportamento quando si è verificata la piena dell’Arno, la volta scorsa. Ha tentato di fare grossi salti, poi, ha seguito la corrente. Certo, sono passati grossi tronchi... Ma, non appena il fiume si sgonfierà crediamo che tornerà, come già accaduto». Gli operatori hanno monitorato la situazione fino al pomeriggio, quando si sono trasferiti alla stazione per donare crocchette ai cani dei senzatetto. Per poi tornare in tarda serata, ma anche allora, del delfino, non c’era traccia. E' stato poi segnalato nella tarda serata di domenica 26 febbraio e lunedì mattina del 27 febbraio al ponte dell'A12

«Facciamo numerosi sopralluoghi. Anche nei giorni scorsi, quando abbiamo scoperto un uomo che voleva riprendere l’animale con l’aiuto di un drone», prosegue Mennucci. «Lo abbiamo fermato, può essere pericoloso, se fa salti, potrebbe essere colpito dall’oggetto in aria». Ieri, i volonterosi hanno rimosso «14 sacchi neri grandi di immondizia e 20 blu di differenziata, ma anche due ruote, due bandierine da pesca di ferro. Tanto cartone, un porta petardi, bottiglie e lattine. Rifiuti portati dagli ‘spettatori’: è tanto che il fiume non risale sugli argini. Ora è tutto pulitissimo». «Proseguiremo nel servizio, comunque, anche con pattuglie serali perché questo (oltretutto dopo la piena) è periodo di cèe e noi controlleremo che non ci sia pesca illegale. Aspettando che torni l’animale».

La zona è stata scelta perché proprio qui si forma una vasca naturale delimitata dalle sponde e dalla profondità che quasi all’improvviso, spiega chi conosce bene il fiume, da 8 passa a 2 metri. I muggini restano all’interno. In questo punto, inoltre, l’acqua ha un livello di salinità più elevato che altrove. Anche se per il delfino sarebbe meglio il mare, il suo habitat naturale».