Ponte maledetto: indaga la Procura. «Stabilire subito l’ente proprietario»

Con l’auto nel Serchio a Ripafratta: a Medicina Legale le tre salme

Le operazioni di recupero dei corpi e della vettura sono state molto complesse

Le operazioni di recupero dei corpi e della vettura sono state molto complesse

Pisa, 22 marzo 2017 - Non sono ancora state riconsegnate alla famiglie le salme di Marius Nicolaie, 31 anni, del cugino Lucian Cristea, 31 e del loro comune amico Cristian Mircea, 26, deceduti in seguito al gravissimo incidente accaduto intorno alle 4 del mattino di domenica scorsa a Ripafratta quando la Passat sulla quale viaggiavano ha imboccato in velocità il ponte sul Serchio a Ripafratta abbattendo alcuni pilastrini di cemento armato della spalletta prima di terminare la sua corsa nel fiume inabissandosi a una profondità di circa 4 metri. Per i tre giovani, romeni, residenti subito di là del fiume, a poche decine di metri dal luogo della disgrazia, non c’è stato scampo. Due di loro, Marius e Cristian sono stati estratti dall’abitacolo della vettura nella mattinata di domenica, mentre il terzo corpo, quello di Lucian, è stato individuato solo lunedì pomeriggio, a circa 300 metri più a valle, incastrato tra le rocce.

Le salme sono state composte a Medicina Legale a Pisa, a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre accertamenti più approfonditi alla ricerca di elementi utili a stabilire quali siano state le cause della tragedia. Ma la magistratura, sulla base delle relazioni della polizia municipale, si occuperà anche del ponte maledetto dal quale è precipitata la Passat e in particolare del cattivo stato di manutenzione della struttura, denunciato da annai dai residenti della zona. Lì sopra passa il confine tra i comuni di Vecchiano e San Giuliano. E proprio il sindaco Di Maio ha promosso da tempo indagini per cercare di accertare a quale ente appartenga il ponte, senza riuscire ad avere alcuna risposta.

Adesso la «palla» passa alla Procura che potrebbe andare in fondo alla vicenda, individuare un ente responsabile delle manutenzioni e adottare anche provvedimenti nel caso venissero ravvisate responsabilità o mancanze. I sindaci di Vecchiano e San Giuliano, negli ultimi tempi, hanno comunque promosso alcuni interventi «di buon senso – spiega Di Maio – almeno per eliminare alcune grosse buche sul fondo stradale». Intanto, dopo l’incidente, le spallette sono state rinforzate con una doppia transennatura e un restringimento della carreggiata che obbliga comunque a procedere a bassa velocità.