Polizia in piazza: «Stop all’impunità»

Presidio dei sindacati sotto il palazzo comunale

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

Pisa, 19 luglio 2017 - «Accogliamo con soddisfazione le parole del sindaco Filippeschi che finalmente ha ammesso quanto noi diciamo da anni e cioè che il problema della stazione non è solo una questione di ordine pubblico e che non bastano solo le operazioni di polizia per rendere più vivibile la zona, ma servono interventi per riqualificare l’area per restituire sicurezza ai cittadini, ai commercianti e ai turisti». Partono dall’attualità i sindacati di polizia che ieri hanno effettuato un presidio sotto il Comune distribuendo volantini ai passanti per rivendicare il diritto a lavorare con «maggiore sicurezza e dentro un sistema che assicuri la certezza della pena». Siulp, Sap, Siap, Consap, Uil polizia, Ugl, Osapp e Uil Pa hanno ammesso che «è frustrante anche per gli operatori arrestare una persona che cinque minuti dopo è di nuovo in strada a commettere reati».

«I PROBLEMI della sicurezza – affermano i sindacati – non possono essere affrontati in modo semplicistico o temporaneo come l’arrivo di altri militari o lo spostamento della questura o con soluzioni tampone, emergenziali, operazioni di mera facciata di fronte alle quali non possiamo più tacere». Le sigle sindacali, inoltre, denunciano che «la polizia è usata sempre più come un cuscinetto tra le istanze sociali dei cittadini e le mancate risposte di chi governa». «La sicurezza – dicono – non può prescindere dall’azione della magistratura e della buona politica: investimenti adeguati, organici al pari delle esigenze e non alchimie di qualche sindacalista o di qualche partito che vedono nello spostamento della coperta la soluzione alm problema. Servono strumenti legislativi che restituiscano certezza della pena evitando da un lato la frustrazione degli operatori e dall’altro rafforzano nella criminalità la consapevolezza dell’impunità, in particolare tra i delinquenti di origini straniere».

Al presidio hanno partecipato anche alcuni rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria: «Il carcere Don Bosco – aggiungono – necessita di interventi strutturali per rendere sicura la detenzione e più decorose le condizioni di lavoro degli agenti: sono inderogabili il potenziamento della videosorveglianza e un incremento degli organici». Infine, i sindacati di polizia auspicano che «i riflettori siano sempre puntati sulla sicurezza dei cittadini e non solo quando si apre una campagna lettorale, sia essa comunale, regionale o nazionale e per questo chiediamo il sostegno di tutte le forze politiche e istituzionali perché la sicurezza non ha colore politico».