Petroni alza il prezzo a 7,5 milioni per il Pisa / FOTO e VIDEO

Disposto un rinvio di 24 ore per provare a chiudere con il fondo di Dubai. Annullato l'allenamento dei giocatori

Il sindaco Marco Filippeschi

Il sindaco Marco Filippeschi

Pisa, 23 agosto 2016 - San Rossore blindata per il vertice sul futuro del Pisa. Arrivati il sindaco Filippeschi e Lorenzo Petroni. Ci sono anche i rappresentanti del Fondo arabo di Equitativa Group. Facce tese all'ingresso. "Siete qui per vendere?", la domanda rivolta al figlio del patron di Britaly Post che però ha preferito non rispondere lanciando uno sguardo di sfida al giornalista che lo aveva avvicinato. Dopo il botta e risposta di ieri tra la proprietà e l'avvocato Alessandro Nolli, rappresentate di un gruppo di imprenditori bresciani, la situazione è complicata. Nella società continuano ad esserci visioni diverse sul futuro dei nerazzurri. Intanto la squadra è a San Piero a Grado per la seduta di allenamento, mancano Daniele Mannini e Lusizzo che sono invece a Coverciano per l'incontro della Serie B con i vertici dell'Aia, l'Associazione italiana arbitri, alla vigilia dell'inizio del campionato.

Nel corso dell'incontro Britaly Post ha chiesto 4,8 milioni di euro per l'acquisto della squadra più 2,7 milioni per il finanziamento dei soci. Complessivamente, quindi, per cedere la squadra la famiglia Petroni chiede 7,5 milioni. Il fondo di Equitativa Group aveva offerto, 5,5 milioni e l'avvocato Dana aveva rilanciato, come anticipato da La Nazione,  altri 750mila euro. Il vertice è stato quindi rinviato di 24 ore per capire se c'è la possibilità di chiudere la trattativa con il fondo di Dubai, che ha confermato la dispobinilità a riportare sin da subito Rino Gattuso sulla panchina dei nerazzurri.

Intanto a quattro giorni dal debutto in campionato con la Ternana è stato annullato l'allenamento di questo pomeriggio alle 17. Questa mattina i giocatori hanno fatto solo la preparazione atletica.