Restauro finito: camminamenti aperti sulle mura

Visite programmate e gratuite ogni primo weekend del mese

Il sindaco Filippeschi, il vicesindaco Ghezzi e l’assessore Serfogli ieri sulla torre di accesso alle mura al complesso Marzotto (Foto Valtriani)

Il sindaco Filippeschi, il vicesindaco Ghezzi e l’assessore Serfogli ieri sulla torre di accesso alle mura al complesso Marzotto (Foto Valtriani)

Pisa, 23 ottobre 2016 - Le antiche mura di Pisa sono pronte ad aprirsi a pisani e turisti. Il recupero Piuss dei camminamenti in quota tra piazza dei Miracoli e piazzetta del Rosso è terminato, i vari segmenti e i punti di salita sono stati collaudati e ci sono già le prime date in cui sarà possibile ammirare la città dall’alto: sabato 5 e domenica 6 novembre dalle 10 alle 17 e poi, ancora, sabato 3 e domenica 4 dicembre e sabato 7 e domenica 8 gennaio 2017. Le aperture straordinarie – assolutamente gratuite – saranno possibili grazie all’impegno dei dipendenti comunali, della Polizia Municipale e di oltre cento volontari delle associazioni pisane: hanno già dato la loro adesione l’associazione dei Musei e dei Monumenti Pisani, l’Associazione degli Amici delle Mura (Amur), la Croce Rossa con la presenza dei migranti ospitati nelle strutture del territori. «E altre associazioni dovrebbero aggiungersi a breve» afferma l’assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli. Non servirà prenotazione e sarà possibile l’accesso anche ai disabili.

Un primo «assaggio», quindi, in attesa di risolvere il nodo gestione che dovrà garantire, in futuro, l’apertura continuativa delle mura: «La gara per individuare il soggetto privato cui andrà la concessione delle mura, compreso il Giardino Scotto e il Bastione Sangallo, non ha ricevuto offerte nonostante i numerosi soggetti, anche qualificati a livello nazionale, che avevano effettuato i sopralluoghi – prosegue l’assessore Serfogli – risulta quindi necessaria una revisione del piano economico-finanziario. L’impegno del Comune è quello di bandire nuovamente la gara entro il mese di novembre».

E in piedi rimane anche la questione dei ricorsi presentati dei residenti delle abitazioni che si ‘affacciano’ sui camminamenti in quota: «L’ultimo, di cui si sta occupando l’avvocatura civica, è firmato da alcune famiglie di via Contessa Matilde e della zona di San Francesco. La richiesta è quella di un indennizzo motivato da una sorta di servitù che già la sentenza del precedente ricorso al Tar ha negato, accettando invece le prescrizioni in merito alla privacy. Diciamo che non siamo preoccupati».

Francesca Bianchi