Caos Pisa, il Fondo di Dubai sta per fare una nuova offerta

Gli avvocati di Equitativa Group pronti ad mettere sul piatto ancora più soldi

Pablo Dana

Pablo Dana

Pisa, 27 agosto 2016 - Pablo Dana lo aveva dichiarato in esclusiva a La Nazione: "Noi restiamo qua. E ci resteremo fino a quando il sindaco Filippeschi e il presidente Abodi lo vorranno". E così è. Gli avvocati del fondo di investimento che fa capo a Equitativa Group sono al lavoro anche in queste ore per ritoccare al rialzo l'offerta di acquisto del Pisa. Dimostrazione della serietà dell'impegno e della volontà di chiudere la trattativa nonostante tutto. Già nei giorni scorsi dopo l'iniziale offerta a 5,5milioni, il fondo di Dubai aveva alzato la soglia ad una cifra molto vicina a quella della controfferta di Britaly Post, ovvero 6,380 milioni. Ora questa cifra sta per essere ritoccata ulteriormente. A questo punto spetterà alla famiglia Petroni mettere una parola fine a questa vicenda che ha seriamente danneggiato l'immagine della nostra città. Perché è vero che il patron di Italpo, Giulio Gravina, ieri sera si è detto disponibile a rientrare nella trattativa, ma ha anche sepcificato che la sua offerta non sarà formalizzata "prima di mercoledì o giovedì" e che, comunque, il suo "sarà un ingresso graduale". Ma a quel punto potrebbe essere davvero troppo tardi per il Pisa. La Lega, ieri, ha disposto il rinvio della gara d'esordio dei nerazzurri contro la Ternana assumendosi una grossa responsabilità. Ma se lunedì l'intera vicenda non sarà chiarita le conseguenze per il Pisa potrebbero essere ben più gravi come fa chiaramente capire il presidente Abodi nell'intervista rilasciata questa mattina sulle pagine de La Nazione.