Delfino spiaggiato al bagno Fiorella. I primi esami escludono che si tratti di Arno

Recuperato da Arpat. Dalla necroscopia. "E' una femmina anziana di 180 chili"

TRISTEZZA L’animale spiaggiato e, a destra, Giancarlo e Nicoletta del bagno Fiorella

TRISTEZZA L’animale spiaggiato e, a destra, Giancarlo e Nicoletta del bagno Fiorella

Pisa, 24 aprile 2017 - Dai primi esami effettuati dagli esperti Arpat, presente anche il responsabile del Cetus, Nuti, è stato escluso che il delfino spiaggiato sia il tursiope che ha abitato in Arno per oltre due mesi. "Ci sono vari aspetti che ci portano a dire questo - conferma Cecilia Mancusi dell'Arpat - anche se non abbiamo la certezza al 100% e attendiamo i risultati delle analisi dei veterinari sui campioni prelevati". 

Giosce il gruppo Facebook a lui dedicato, che attendeva la necroscopia eseguita la mattina del 24 aprile 2017, dopo il recupero del 23 aprile. L’animale, avvistato da un surfista nel pomeriggio di sabato nelle acque davanti al bagno Europa a Tirrenia, si è poi spiaggiato domenica presto, dopo una notte in balia delle onde, il mare era agitato. «Lo abbiamo visto intorno alle 9 e abbiamo avvisato la capitaneria di Porto e l’Arpat», spiegano Giancarlo Mainardi e Nicoletta Tognini dello stabilimento balneare Fiorella – «Il comandante della guardia costiera ci ha riferito che già ieri era stata segnalata la presenza in mare dell’animale, ma che c’erano troppe onde per il recupero».

Il mammifero è lungo circa 3 metri, sulle cause della morte, bisognerà aspettare le analisi, ci vorranno dieci giorni circa. 

Un animale morto, impossibile dire con le poche informazioni a disposizione se si trattasse di un tursiope, era stato segnalato anche da Katia De Santi che intorno alle 16 del primo aprile con Ranieri Poli e il padre Paolo Poli, a circa 4 miglia dalla costa pisana, a bordo dell’imbarcazione a vela Lizard VI, lo aveva fotografato a distanza.

Nel primo trimestre del 2017, in Toscana, l’Arpat ha registrato «15 spiaggiamenti di cetacei. Piccoli cetacei odontoceti, tutti (tranne due) appartenenti ad un’unica specie, la stenella striata Stenella coeruleoalba». Una mortalità di cetacei «anomala». «A causa dell’avanzato stato di decomposizione dei cetacei solo su 6 esemplari è stato possibile eseguire una necroscopia completa e in 3 soggetti sono stati isolati agenti virali».