I migranti donano la ‘paga’ di due giorni alle vittime del terremoto

Il presidente Cri: «Un’idea di alcuni di loro, noi l’abbiamo estesa a tutti»

Una delle tendopoli allestite nel centro Italia

Una delle tendopoli allestite nel centro Italia

Pisa, 30 agosto 2016 - Hanno assistito da spettatori e da chi è arrivato in Italia da pochi mesi ai servizi tv incessanti di questi giorni sul terremoto. «Da qui l’idea di alcuni di loro – assicura il presidente provinciale della Croce Rossa, Antonio Cerrai – di donare due giorni del loro Pocket Money per l’equivalente di 5 euro (2,50+2,50) a favore della raccolta fondo pro terremoto nel centro Italia». Anche i migranti che si trovano a Pisa e San Giuliano, in particolare quelli che sono «nei 7 centri di accoglienza gestiti dalla Cri (stiamo ricevendo le ultime adesioni, ma al momento nessuno si è tirato indietro) hanno manifestato l’intenzione» di aiutare gli sfollati.

«Stiamo facendo un percorso di integrazione – aggiunge Cerrai – e abbiamo riscontrato la loro sensibilità nel percepire la notizia di questo sisma». Qualcuno di loro ha avuto «questo pensiero. E noi, poi, lo abbiamo esteso a tutti. Ricevendo un consenso praticamente unanime. Nessuno, per ora, ha detto di no. Per loro si tratta comunque di due giorni di paga con cui fanno una telefonata, o si comprano un pacchetto di sigarette o con cui, magari, alla fine della settimana, possono acquistare un paio di scarpe». «Se aderissero tutti – aggiunge Cerrai – dato che si parla di oltre 260 persone, potremmo raccogliere 1300 euro».