Migranti, la commissione d’inchiesta a San Giuliano e Cascina

Sopralluoghi nei centri di accoglienza per richiedenti asilo del Pisano. Gelli, presidente della commissione: "Organizzazione migliore d'Italia"

Migranti, commissione d'inchiesta a San Giuliano

Migranti, commissione d'inchiesta a San Giuliano

San Giuliano, 20 febbraio 2017 - È arrivata all'ex Cottolengo di San Giuliano Terme (Pisa) la commissione parlamentare d'inchiesta migranti, presieduta dall'onorevole Federico Gelli, che ha organizzato per oggi due sopralluoghi in altrettanti centri di accoglienza per richiedenti asilo del Pisano. I migranti hanno riferito di stare bene, ma di essere "in troppi". Si sono inoltre lamentati del cibo e della mancanza di vestiti e hanno chiesto di accelelare l'iter per ottenere i permessi di soggiorno. "Presto i migranti avranno a disposizione una cucina interna al campo", ha spiegato Gelli che ha aggiunto: "Quello di San Giuliano è un esempio di accoglienza".  

Parla Federico Gelli (video): 

image

Parla il sindaco Ceccardi (video)

image

Migranti, i cittadini vogliono che il sindaco Ceccardi entri a La Tinaia (video)

Duecentoventi gli ospiti di San Jacopo, la struttura gestita dalla Croce Rossa pisana: tutti uomini provenienti, per la maggior parte, dalla Costa D'Avorio.

"Abbiamo visitato molte strutture in Italia e questa è una situazione mai vista prima e lo dico in positivo perché abbiamo riscontrato una seria organizzazione, un percorso e un processo vero di accoglienza", queste le parole di Gelli dopo avere visitato l'ex Cottolengo di San Giuliano Terme. "La struttura - ha aggiunto Gelli - è in buone condizioni, credo che questo sia un modello da seguire per una corretta accoglienza che si deve garantire a chi scappa dalle guerre e dalle persecuzioni".

La commissione si è poi sposata a Cascina (Pisa), unico comune toscano guidato dalla Lega con il sindaco Susanna Ceccardi e che ospita un luogo che si trova da mesi al centro delle polemiche. «Già da quando ero all'opposizione - ha sottolineato Ceccardi - avevamo manifestato le nostre perplessità per l'accoglienza, che a nostro avviso ha numerose falle e lati oscuri. La Tinaia può ospitare al massimo 23 persone, tra profughi e operatori, mentre adesso ci sono all'interno 71 richiedenti asilo». All'esterno del centro alcuni cittadini hanno esposto striscioni contro la struttura e scandito slogan con la richiesta di far entrare il sindaco Ceccardi. Nel pomeriggio in prefettura a Pisa la commissione farà il punto della situazione in una conferenza stampa.