Logli, causa per il posto nei vigili: Comune condannato

Il giudice del lavoro: «Ripetere la selezione»

Antonio Logli mentre lascia il Tribunale di Pisa con i suoi avvocati (foto Ansa)

Antonio Logli mentre lascia il Tribunale di Pisa con i suoi avvocati (foto Ansa)

San Giuliano Terme (Pisa) 21 giugno 2017 - «Procedura illegittima». Sono, in sintesi, le parole del giudice del lavoro Franco Piragine chiamato a esprimersi su un contenzioso di Antonio Logli (il marito di Roberta Ragusa svanita nel nulla fra il 12 e 13 gennaio 2012 e condannato in primo grado a 20 anni per l’omicidio e la distruzione del cadavere della moglie) con il Comune di San Giuliano Terme.

Nell’agosto 2011 Logli - assistito già allora dall’avvocato Linda Sozzi - aveva fatto ricorso al giudice del lavoro contro il suo trasferimento a Geste - la società dei servizi del Comune, dove lavora come elettricista - sostenendo illegittima la procedura di mobilità esterna per la copertura di un posto nel servizio di polizia municipale, posto assegnato a un suo collega, ma che lui riteneva essere di suo diritto. A giugno 2017, la nuova sentenza. Il giudice ha dichiarato «l’illegittimità della procedura di selezione svolta nel 2014» e ha «ordinato a quest’ultimo di ripeterla».