Locale aperto ai gay e... ai pisani. Scoppia la polemica sui social

Il titolare di «Sbragia» a Lucca: «L’ironia è il sale della vita»

Alessandro Narducci con una cliente pisana

Alessandro Narducci con una cliente pisana

Pisa, 6 settembre 2017 - Questo locale è: Pisan friendly e gay friendly». La firma è della pizzeria storica «Sbragia», in via Fillungo, a Lucca. E il singolare avviso è esposto direttamente in vetrina. Apriti cielo. E spalancati social. Su Facebook una cascata di polemiche all’indirizzo di Alessandro Narducci – titolare dello storico locale – ben conosciuto in città per il suo cuore d’oro ma anche per la sua disincantata ironia. Tanti hanno compreso il senso, e in questi giorni entrano in pizzeria con il sorriso e lo sostengono nell’incandescente ping pong social. Ma qualcuno, decisamente, no.

«Ho un mare di amici gay, io non lo sono – spiega Alessandro Narducci –, spesso mi stanno più simpatici di quelli che vogliono fare i ’maschioni’ stupidi. Entrano dopo aver letto il cartello e ci si ride insieme. Anzi uno mi ha detto: ’sono un gay livornese’, perché per me non l’hai fatto?». La sincerità di Alessandro, per chi lo conosce, è a prova di bomba. «L’ho messa giù come una goliardata, perché un po’ di sana ironia in questo mondo ci vuole – aggiunge – . Credo molto nell’ironia, la faccio su me stesso e sulle mie disgrazie. A volte non viene compresa, però in questo caso serve a veicolare una cosa assolutamente vera. Sono amico dei gay». E anche dei pisani?

«Sicuro. Se allo stadio il tifo per le rispettive squadre ci può dividere, al di fuori siamo un tutt’uno. Ho scritto quella frase perché la penso davvero, e l’ho voluta comunicare, a cuore aperto».

E mentre intervistiamo il tornado–Narducci, entra in pizzeria una signora, che coglie al volo il senso della conversazione.

«Scusi se posso intromettermi – dice –, vorrei dire che io sono pisana doc, da generazioni, e abito a Pisa, e sono appena entrata proprio perché ho visto quel cartello».

Ma come?

«Sì, sono architetto, e faccio perizie per conto delle banche – dice, presentandosi, la signora Anna Rossi, di Pisa (doc) appunto – . Oggi ero per lavoro a Lucca, stavo facendo un giretto in via Fillungo, e ho notato il cartello. ’Pisan friendly’, più buffo di così. Non ho resistito, sono entrata. Chi non ha umorismo non sa stare al mondo». E Alessandro Narducci ne ha una bella scorta, questo è certo.

Strappare una risata è sempre bello, non ci rinuncerei per niente al mondo – dice Narducci – però, veramente, non è una presa in giro. Ho cugini pisani, clienti pisani che da 40 anni vengono qui. E si ride insieme, ora, anche su questo. Ragazzi, con tutti i problemi che ci sono in giro, se davvero anche una risata diventa tabù, allora davvero siamo messi male». «Il problema – aggiunge il titolare di «Sbragia» – è che qualcuno la vuol buttare in politica. E questo proprio non l’accetto. La politica non c’entra un bel niente, qua si parla di calore umano. Condito da un sorriso».