Comunità accademica in lutto: è morto Virgilio Facchini

Aveva 76 anni, a lungo direttore di Ostetricia e Ginecologia al S.Chiara

Il professor Virgilio Facchini è deceduto ieri a 76 anni di età, dopo una lunga malattia

Il professor Virgilio Facchini è deceduto ieri a 76 anni di età, dopo una lunga malattia

Pisa, 22 agosto 2016 - La comunità accademica è in lutto per la scomparsa, avvenuta ieri all’età di 76 anni, del professor Virgilio Facchini, malato da tempo, ex primario al Santa Chiara, ginecologo conosciutissimo ben oltre i confini cittadini per il lungo impegno scientifico e nella professione, mai disgiunto da una profonda umanità e attenzione verso i più deboli. Sono senza dubbio questi – unite a una profonda fede religiosa e al grande amore per la famiglia – alcuni dei tratti distintivi di un protagonista della comunità scientifica pisana.

Virgilio Facchini, originario di Vada, si era laureato a Pisa nel 1967 specializzandosi in Ostetricia e Ginecologia per iniziare una brillante e prestigiosa carriera accademica che lo aveva visto lavorare prima a Siena, poi a Cagliari e infine a Pisa, dove era approdato sotto la direzione di Piero Fioretti. Facchini è stato quindi direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia 2 e poi direttore dell’UO Materno-infantile al S. Chiara fino al 2007, anno in cui è andato in pensione, dopo aver fatto nascere migliaia di pisani.

Costante il suo supporto a iniziative benifiche e di solidarietà: è stato tra l’altro presidente del Centro per la Vita che ha sede in via Diotisalvi e che offre sostegno a giovani madri in difficoltà e duraturo, nel tempo, è stato anche il contributo alla parrocchia di San Francesco a sostegno delle attività missionarie e per i poveri promosse dai frati francescani. «Non si è mai risparmiato – ricorda la dottoressa Lorella Battini, collega ginecologa, che a lungo ha lavorato col professor Facchini –. Lo chiamavano anche tre o quattro volte per notte e lui rispondeva sempre. Un maestro nella professione – aggiunge –. Un grande esempio di vita e di fede. Noi tutti proviamo un dolore immenso e una riconoscenza che è anche personale per la sua generosità». Non solo: senza clamori «ha aiutato economicamente numerosi giovani stranieri perché potessero studiare e laurearsi a Pisa e promosse l’adozione di una famiglia di albanesi. La sua porta era sempre aperta, per chiunque, nel senso pieno del termine. Una perdita che crea un vuoto incolmabile».

IL professor Facchini lascia la moglie Nadia, che gli è stata accanto nel decorso non facile della malattia e cinque figli (don Luca, parroco a Campo; Elisabetta, ostetrica; Maria Giulia, avvocato; Francesco, commercialista ed Emanuele tecnico oculista) e tre nipotini.

La camera ardente è allestita presso l’abitazione in piazza D’Ancona a Pisa e le esequie saranno celebrate domani (martedì) alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina.

In questo momento di profondo dolore giungano alla signora Nadia e ai figli le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione pisana de «La Nazione».