Ericsson, Pieroni: "Fondi pubblici solo a chi tutela i lavoratori"

Unanimità del Consiglio regionale a mozione congiunta PD, Sì Toscana e M5S per chiedere alla giunta di vincolare i finanziamenti rivolti alla multinazionale svedese alle ricadute occupazionali sul territorio

La protesta sotto la torre contro le operazioni della Ericsson

La protesta sotto la torre contro le operazioni della Ericsson

PISA, 16 febbraio 2017 - “Chiediamo alla Regione di utilizzare tutti gli strumenti necessari affinché si salvaguardi il lavoro nel nostro territorio: la Ericsson non può continuare a beneficiare di fondi pubblici e, allo stesso tempo, procedere sordamente con la delocalizzazione. Con questo atto proseguiamo la buona prassi di trovare unitarietà su una questione che interessa decine di lavoratori”. È quanto dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd, intervenendo in Aula sulla mozione “In merito al processo di docalizzazione da parte di Ericsson e ai vincoli sul finanziamento regionale per il progetto FI PI LI3”.

Quella della Ericsson è stata una vicenda complessa, dopo una prima apertura al tavolo regionale mostrata al termine dell’estate 2016, sul finire dello scorso anno c’è stato un passo indietro

“Auspicavamo una maggiore apertura, un segnale di positività, rispetto a questo atteggiamento indecifrabile e incomprensibile che invece ha assunto l’azienda. Per questo oggi ci troviamo a chiedere alla Giunta di mettere dei paletti poiché la proprietà nei mesi scorsi ha messo in pratica una riorganizzazione che in tutto il territorio nazionale ha coinvolto 385 dipendenti, di cui 9 esuberi e 18 trasferimenti a Genova riguardano la sede pisana. Con questo atto sollecitiamo la Giunta ad attivarsi affinché l’azienda assuma l’impegno a concedere modalità di telelavoro ai 18 dipendenti dislocati a Genova, in modo da giustificare gli investimenti regionali legati al progetto FI PI LI3 – conclude Pieroni - Chiediamo di procedere, con attività ispettive, alla verifica del puntuale rispetto degli obblighi contrattuali connessi ai programmi di cui Ericsson è titolare e per i quali ha beneficiato di risorse pubbliche, revocando eventualmente il contributo in caso di non corrispondenza con gli obblighi pattuiti”.