Ladri incastrati dal cane Diablo: presi tutti e tre

Uno è stato rincorso dal gestore del circolo Arci, gli altri due dai carabinieri mentre facevano l’autostop

Il cane Pitbull Diablo

Il cane Pitbull Diablo

Pisa, 11 dicembre 2017 - Alle 5,30 il cane abbaia in modo strano e insistente. E’ ancora buio e mezzo minuto dopo una botta fortissima allarma Elda e Ysen Qehaj, che tutti chiamano Genny. Da anni gestiscono il circolo Arci in via Lenin a Vecchiano. Un punto di ritrovo storico per il paese. Sono insieme nel retro per preparare la pasticceria che dovranno servire durante la giornata di domenica. «Mio marito ha pensato subito che qualcosa non andasse quando ha sentito il nostro Pitbull, Diablo– racconta Elda – si è affacciato e ha notato la porta del bar spalancata. Poi ha visto tre uomini scappare a piedi, due a destra e il terzo a sinistra. Ha seguito quest’ultimo. Intanto, ho verificato, la cassa era sparita. La svuotiamo sempre al momento della chiusura, quindi, trovandola praticamente vuota, se ne sono disfatti 20 metri più avanti». Succede tutto con grande velocità. «Genny è riuscito a raggiungere e prendere uno dei tre, e a chiamare i carabinieri che sono arrivati subito fermando il giovane». Ma, proprio mentre lo stavano portando in caserma a bordo della gazzella, seguiti dal pasticcere nella sua auto, un’altra sorpresa. «Hanno trovato gli altri due sulla provinciale, verso Pisa, mentre stavano facendo l’autostop. Sono stati riconosciuti e anche loro arrestati».

Erano andati spediti alla cassa, la ricostruzione di Elda: «Credo che sapessero come agire. Hanno forato la porta in pochissimo tempo. Forse avevano già fatto sopralluoghi nei giorni precedenti». Non è la prima volta che la coppia, di origini albanesi, da anni residente sul nostro territorio, riceve ‘visite’. «Durante l’estate dello scorso anno hanno tentato di entrare senza riuscirci. Hanno aspettato che non ci fosse Diablo, quindi si erano informati, e hanno provato, ma senza risultato perché è scattato l’allarme. Abbiamo anche le telecamere: ci siamo dotati di tutti i sistemi di sicurezza, proprio per fare il più possibile prevenzione». Forse i tre non si immaginavano che all’interno, a quell’ora, ci fossero anche i signori Qehaj.

Nel circolo ieri non si è parlato di altro: il tentato furto, l’inseguimento e, alla fine, l’arresto. «Sono molti anni, ormai, che siamo qua – prosegue Elda – e i nostri clienti ci hanno portato tanta solidarietà. Erano tutti dispiaciuti. Mio marito è stato coraggioso a intervenire, ha agito d’istinto».

Dopo le varie verifiche, i tre (due moldavi di 19 e 22 anni, uno di Pisa e l’altro di Calci, e un italiano di 28 anni, di Pisa) sono stati trattenuti in camera di sicurezza, dagli uomini dell’Arma, in attesa del rito direttissimo che ci sarà stamattina in Tribunale.