"Concorrenza sleale alle piccole e medie imprese": la denuncia di Cna Impianti Pisa

Il presidente della sezione pisana lamenta una eccessiva invasione delle multinazionali sui media

PISA, 6 dicembre 2016 - Impianti artigiani sul piede di guerra: "concorrenza sleale su attività Post-contatore". La protesta di Cna Pisa arriva all'indomani degli ultimi spot pubblicitari in vista dell’inverno. "Ancora una volta alcune multinazionali ex monopoliste del settore dell’energia, contando su una possibilità economica che sicuramente non ha nessun artigiano o piccola e media impresa impiantistica, stanno invadendo i media con invitanti offerte relative alla manutenzione della caldaia e ad altri servizi di assistenza per la casa. Il pagamento dei servizi, naturalmente, sarà rateizzato mensilmente nelle fatture della fornitura di energia elettrica. – denuncia Marco Ammannati, Presidente di CNA Installazione Impianti PISA -  In tal modo queste grandi imprese, oltre a godere di una situazione di innegabile vantaggio dovuto al fatto di svolgere prioritariamente e. in posizione dominante un’attività indispensabile per il cittadino, sfruttano l’ulteriore vantaggio di poter offrire al cliente un servizio dilazionando il pagamento nel tempo mediante addebito in bolletta, offerta possibile grazie all’attività principale di fornitore di energia, rendendo di fatto impossibile la concorrenza da parte di altre imprese che non possono beneficiare di tale vantaggio competitivo. Tale possibilità penalizza fortemente le nostre imprese che operano in una condizione di evidente debolezza rispetto a soggetti che operano in regime di sostanziale monopolio”. Ammannati precisa inoltre alcuni dati sulla questione delle attività post-contatore e il mercato dell’energia.  “Se la politica volesse iniziare ad aprire gli occhi di fronte al problema si accorgerebbe che quel che ha sostanzialmente impedito lo sviluppo della concorrenza nei mercati energetici è la mancata attuazione di una effettiva separazione tra i soggetti che svolgono contestualmente più attività della filiera energetica. Tale situazione ha negli anni fortemente penalizzato la concorrenza anche in un settore strettamente legato al mercato energetico, ovvero quello dei servizi post-contatore. Gli operatori che gestiscono monopoli tecnici, quali la distribuzione e la misura, detengono infatti elementi informativi e conoscitivi derivanti dall’attività svolta in concessione che utilizzano per operare nelle attività a valle della filiera energetica, emarginando dal mercato le imprese concorrenti, in particolar modo quelle artigiane e di piccola dimensione. Quello delle attività post-contatore svolte da ex monopolisti è un problema che purtroppo non ha trovato soluzione a seguito del processo di liberalizzazione dei mercati energetici che ha infatti sostanzialmente delineato nei settori dell’energia elettrica e del gas un contesto di mercato caratterizzato da una liberalizzazione delle fasi e monte (importazione e produzione) e a valle (vendita) della filiera ed un regime di concessione, e dunque di monopolio, nelle attività intermedie (trasporto – gestione delle reti)". “A nostro avviso i principi della libera concorrenza a cui questi ex monopolisti dicono di ispirarsi – conclude il responsabile degli impiantisti CNA Pisa -   sono violati a causa della chiara posizione dominante detenuta dagli operatori energetici che sfruttano tale condizione anche nelle attività che non fanno parte del core business delle aziende, quali quelle post-contatore. E’ a questo punto indifferibile una azione comune da parte di tutte le associazioni della filiera impiantistica per far valere, a Roma come a Bruxelles, le ragioni delle piccole imprese del settore”.