Nasce la Banca di Pescia e Cascina. "Fusione conclusa entro fine anno"

Avrà un patrimonio sociale di 60 milioni, 6.000 soci e 121 dipendenti

La riunione si è svolta all’Eurohotel di Cascina

La riunione si è svolta all’Eurohotel di Cascina

Pisa, 6 dicembre 2016 - Al via la fusione. L’Assemblea dei soci della Banca di Credito Cooperativo di Cascina ha approvato all’unanimità la fusione con Banca di Pescia Credito Cooperativo. E’ stato deciso in una riunione svoltasi all’Eurohotel di Cascina, presenti 574 soci in proprio e per delega. Il nuovo istituto di credito sarà denominato Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo e sarà operativo dal 1° gennaio 2017, in 27 Comuni distribuiti su 5 province. «La nuova Banca – si spiega – potrà contare su un patrimonio sociale di 60 milioni di euro, 6.000 soci, 121 dipendenti, ed un CET1 Ratio pari al 15,97%, superiore rispetto al 15,50% delle banche vigilate direttamente dalla Banca d’Italia, ed in linea con la media delle BCC appartenenti alla Federazione Toscana che risulta pari al 15,77%». L’Assemblea ha indicato anche 2 componenti del futuro Consiglio di amministrazione: Franco Martinelli (attuale presidente della BCC Cascina) e Gasperini Alessandro (consigliere e amministratore indipendente). Il presidente, Franco Martinelli, ha posto in evidenza che «l’aggregazione prevede un progetto industriale ad elevata valenza strategica per la regione, grazie alla complementarietà delle banche coinvolte». Ha inoltre sottolineato «in valore sancito anche dalla grande partecipazione dei soci», che hanno riconosciuto il lavoro svolto dal Consiglio di amministrazione di Banca di Cascina, dal Collegio sindacale e dal Direttore generale in quest’ultimo anno di attività.

La banca nascente si contraddistingue per un adeguato livello di patrimonializzazione ed un alto grado di copertura delle partite deteriorate, che risulta un buon presidio da mantenere quale elemento imprescindibile per una «sana e prudente gestione». Obiettivo, avere a disposizione «ampi spazi di manovra, preservando un’attenta valutazione sulla dislocazione delle varie agenzie, sulla produttività e redditività delle stesse, nonché su uno o più modelli distributivi al passo con i tempi». Particolare attenzione «sarà riservata alla compagine sociale nel percorso di integrazione da attuarsi in varie fasi, ognuna delle quali non potrà prescindere dai principi della cooperazione e della mutualità». L’operazione «si colloca perfettamente nel complesso processo di “ristrutturazione” che sta interessando il mondo del Credito Cooperativo e darà origine ad un intermediario che potrà rispondere alle esigenze dell’attuale contesto economico, con un segno distintivo per la vicinanza al territorio e per la relazione di lungo periodo con la clientela, consentendo alla Banca di Pescia e Cascina di ricoprire il ruolo di Banca di riferimento del proprio territorio. «Desidero esprimere una particolare riconoscenza a tutti i soci e a tutti i clienti che hanno sempre dimostrato fiducia nella Banca, anche in contesti non favorevoli. - commenta il dg di Banca di Cascina, Antonio Doveri - Un ringraziamento va anche agli amministratori ed ai sindaci revisori. Un particolare ringraziamento a tutti i dipendenti».