Detenuto disabile aggredisce 4 agenti con le stampelle

A denunciare l'ennesimo episodio violento è Pasquale Salemme, segretario regionale del Sappe in Toscana: "La situazione al Don Bosco è disperata. Il personale di polizia è stressato e sotto organico".

Un agente penitenziario (foto di repertorio)

Un agente penitenziario (foto di repertorio)

Pisa, 29 agosto 2016 - Quattro agenti di polizia penitenziaria, in servizio al carcere Don Bosco di Pisa, sono rimasti feriti dopo esser stati picchiati con le stampelle da un detenuto disabile. Lo denuncia Pasquale Salemme, segretario regionale del Sappe in Toscana, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, spiegando che «sono stati attimi di vero terrore, causati da un'irresponsabile, violenta e ingiustificata alterazione del detenuto». «Un altro recluso - aggiunge Salemme - è stato trovato in possesso di un rudimentale coltello e non si sa se i due fatti siano collegati. Certo è che questi sono gli ennesimi gravi eventi critici che si registrano nelle ultime settimane nel carcere pisano: è comprensibile dunque immaginare in quali condizioni di stress operativo opera il personale di polizia, significativamente sotto organico».

Il segretario generale nazionale del Sappe, Donato Capece, chiede «l'assunzione di immediati provvedimenti che riportino serenità operativa per gli agenti in servizio nel carcere di Pisa e adeguate tutele per fronteggiare atti di violenza che taluni detenuti persistono a porre in essere contro i poliziotti». «Siamo favorevoli - ha concluso Capece - ad un'indispensabile e decisa inversione di tendenza sui modelli che caratterizzano la detenzione, modificando radicalmente le condizioni di vita dei ristretti e offrendo loro reali opportunità di recupero ma devono essere garantite ai poliziotti penitenziari più sicure e meno stressanti condizioni di lavoro»