Gli rapiscono il cane sul treno, ritrovato dalla polfer

La storia di Rocco e Rocky

Rocky il cane di Rocco che era stato ‘rapito’ sul treno e ritrovato a La Spezia

Rocky il cane di Rocco che era stato ‘rapito’ sul treno e ritrovato a La Spezia

Pisa, 25 agosto 2016 - Rocco e Rocky, Rocky e Rocco. Da dodici anni condividono ogni passo, ogni boccone di pane, ogni momento di solitudine. Tutte le albe, e i tramonti. Si tengono compagnia; d’inverno si riscaldano a vicenda nei giacigli di fortuna che si inventano ogni sera per le strade di Pisa. D’estate invece non andrebbero mai a dormire, preferiscono perdersi a guardare le stelle e i ragazzi che si divertono sotto ai lampioni. La vita di Rocco è sempre stata in salita, come su un passo di montagna. Fino a quando, forse troppo stanco di scalare, non ha deciso di sedersi. Oggi ha 55 anni, e da tempo vive dove capita. Confuso tra il popolo degli invisibili, i senza tetto, insieme a Rocky: 40 chili d’amore e una matassa di peli spettinati. Ma forse Rocco e Rocky poi così invisibili non sono.

E’ una storia un po’ malinconica ma a lieto fine quella di Rocco e Rocky, che per circa 3 ore hanno creduto di essersi persi per sempre. Imbarcati sul treno alla stazione di Pisa Centrale volevano raggiungere lo scalo di Pietrasanta; a Ripa infatti ci sono Piera e Maurizio Baldi. Una coppia di coniugi che per Rocco e Rocky ormai è una famiglia. Da loro infatti c’è sempre qualcosa da mangiare, ci pensa Piera a cucinare; mentre Maurizio fa barba, capelli, ascolta le confidenze e quando ci vuole brontola anche. Ecco, in questa manciata di chilometri, i due compagni si perdono. Rocco si è alzato per andare in bagno, lasciando Rocky nascosto sotto i sedili della carrozza, legato ad una busta della spesa dove Rocco mette sempre un po’ di tutto. Anche qualche soldo.

Ma quando Rocco è tornato dalla toilette di Rocky, e della busta della spesa, non c’era più traccia. Ha girato per tutto il treno, avanti e indietro. Le prime persone che Rocco ha deciso di chiamare, ovviamente, sono state Piera e Maurizio. E loro gli hanno suggerito di sporgere immediatamente denuncia. Tra chiamare e cercare, Rocco si è ritrovato alla stazione di La Spezia, dove tra l’altro spesso bazzica. Così ha raccontato tutto alla Polfer, ed è tornato indietro in cerca di un po’ di consolazione da Piera e Maurizio. Gli agenti della polizia ferroviaria avevano ben chiaro il profilo di quello spinone, che non passa inosservato, e un paio d’ore dopo hanno riconosciuto Rocky in mezzo ai pendolari che andavano e venivano. Non al guinzaglio di Rocco, ma di un’altra una mano. Così hanno fermato l’uomo, hanno portato lo spinone al canile vicino e dal microchip hanno avuto la conferma: quello era Rocky. Che due ore dopo era di nuovo tra le braccia di Rocco. Ancora insieme, Rocco e Rocky.