Cade dal letto in ospedale e muore. Indagati 22 tra medici e infermieri

Trasferito da Medicina interna in Neurochirurgia e in Rianimazione

Ospedale di Cisanello a Pisa

Ospedale di Cisanello a Pisa

Pisa, 8 novembre 2017 - Sono 22 tra medici (Servizio sanitario nazionale e universitari) e infermieri gli indagati per la morte di un settantenne pisano, deceduto per ematoma cerebrale in seguito alla caduta dal letto avvenuta la scorsa estate all’ospedale di Cisanello. La vittima si chiamava Salvatore Pancari, 73 anni, ex bancario, residente con la famiglia a Campo, una persona molto conosciuta e stimata, appassionato di storia e tradizioni locali e noto anche per il lungo impegno nel sindacato e le tante battaglie delle quali era stato protagonista nel mondo dei bancari ricoprendo incarichi anche a livello regionale.

NELL’IMMEDIATEZZA del fatto vennero iscritti nel Registro degli indagati 31 tra medici e infermieri, ma dopo i riscontri di questi mesi – l’indagine comunque non è ancora conclusa – la Procura ha recentemente notificato a 22 dipendenti dell’ospedale il «verbale di identificazione, dichiarazione ed elezione di domicilio, nomina del difensore di fiducia da parte di persona sottoposta a indagine». L’ipotesi di reato è omicidio colposo, appunto per la morte di Pancari.

I FATTI: Pancari soffriva di cuore e, in seguito alle conseguenze di una caduta avvenuta tra le mura domestiche, era stato trasferito al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello. Qui, vista la situazione, venne deciso il ricovero in Medicina Interna. Ed è proprio qui che cadde dal letto battendo la testa. Da quel momento inizia un percorso che lo vede aprodare in più Unità Operative, conclusosi purtroppo con il decesso dell’uomo. Si rese infatti necessario sottoporlo a un intervento in Neurochirurgia al termine del quale il paziente venne trasferito Rianimazione Neurochirurgica e anestesiologica. Tutti passaggi nei quali il fisico già debole di Pancari, ne usciì sempre più provato, senza più riuscire a riprendersi, fino al decesso, avvenuto il 25 agosto scorso. Immediata la denuncia da parte dei familiari per chiedere di fare luce sull’accaduto, ricostruire ruoli e responsbailità e promuovere accertamenti estendendo le verifiche a tutti coloro che, a vario titolo, nel corso dei diversi passaggi da una clinica all’altra, hanno avuto a che fare con il paziente. E questo spiega perché, fin dalla fase iniziale, si è registrato un elevato numero di indagati. Adesso il verbale che informa 22 tra medici e infermieri della necessità di provvedere alla nomina di un difensore e che prelude probabilmente all’avvicinarsi delle indagini alla fase conclusiva e alla formulazione, da parte della Procura, delle eventuali richieste di rinvio a giudizio e del successivo confronto tra accuse e difesa davanti al Gip.

LA FAMIGLIA Pancari è assistita dall’avvocato Michele Orsitto mentre l’Azienda Ospedaliera si è rivolta per la tutela dei propri dipendenti all’avvocato Patrizio Pugliese riservandosi comunque «di recuperare dagli stessi gli oneri sostenuti per la loro difesa nel caso in cui, a conclusione del procedimento penale, sia accertata con sentenza passata in giudicato, la responsabilità dei dipendenti per dolo o colpa grave per i fatti per cui è causa».