Così le borseggiatrici assaltano i turisti. Dietro c'è la tratta delle zingare / VIDEO

Video-inchiesta de La Nazione documenta l’assalto ai turisti alla fermata della Lam. Gli autisti, esasperati, ai passeggeri: "Occhio, altrimenti queste vi portano via tutto"

Borseggiatrici

Borseggiatrici

Pisa, 28 aprile 2017 - ARRIVANO alla stazione di Pisa San Rossore, da Genova o da Lucca, di buon mattino e all’ora di cena sono già sul treno che le riporta a casa. In tasca, quando la giornata è proficua, un bottino di diverse migliaiaia di euro «guadagnato» depredando i turisti . Decini di portafogli al giorno sfilati da borse e zaini, quasi sempre gonfi di contanti. Sono tutte donne, nella maggioranza dei casi si dividono in squadre composte sempre da un’adulta e 4 ragazzine tra i 13 e i 17 anni. Vestono alla moda per confondersi meglio nella marea di turisti, studenti universitari e passanti che quotidianamente affollano la zona compresa tra piazza Manin, il polo di Porta Nuova, piazza dei Miracolli e le strade limitrofe. Svelte di mano e di pensiero, per agire al momento propizio senza dare troppo nell’occhio.

ALCUNE prendono di mira la Lam Rossa, altre vanno dietro alle comitive o ai turisti solitari, come documenta il video che pubblichiamo sulla nostra pagina web www.lanazione.it/pisa. E’ un piccolo documentario, frutto anche del lavoro di montaggio di un reportage che La Nazione ha condotto per giorni sul posto che dimostra la «trappola per topi», come ha definito la situazione una guida turistica, nella quale finiscono i turisti ogni giorno. Una cronaca «in trincea», insieme a visitatori e forze dell’ordine. Ma anche con gli autisti delle Lam, come si sente nella voce registrata, che allontanano le rom che tentano di salire a bordo per borseggiare i passeggeri e che intima ai turisti «di svegliarsi, altrimenti queste vi portano via tutto».

LE NOMADI che agiscono in piazza sono manovalanza di un’organizzazione o qualcosa del genere: arrivano sempre accompagnate da due uomini che passano ogni tanto a raccogliere i soldi che riescono a rubare. I nuovi schiavisti le portano via dalle famiglie di origine, le vendono, le danno in sposa a uomini più grandi che le addestrano a rubare, mendicare: per chi si ribella ci sono le botte e a volte le lame che lasciano segni indelebili sul corpo. Non le spaventa certo il rischio di una denuncia o di un arresto. Vigili, poliziotti e carabinieri che le intercettano e le allontanano sanno che il giorno dopo quelle ragazzine saranno di nuovo al loro posto «di combattimento». A disegnare la peggiore cartolina possibile.

«CIÒ CHE STUPISCE – conclude il Silp Cgil che aveva proposto un servizio di vigilanza in borghese – è il fatto che come sindacato della polizia abbiamo presentato una proposta al questore e al prefetto di Pisa finalizzata a svolgere servizi anticrimine nel centro dirottando risorse economiche gia stanziate ma non ci ascoltano. Il questore ci ha risposto che se ne potrà discutere tra tre mesi. Per adesso non vuole cambiare i progetti esistenti».