Bambina morta, l'ora della rabbia: "I servizi sociali non ne sapevano nulla"

Il padre della piccola è arrivato dalla Liguria per l'ultimo saluto

La baracca dell'orrore e, nel riquadro, Tonino Krstic

La baracca dell'orrore e, nel riquadro, Tonino Krstic

Calambrone (Pisa), 28 aprile 2016 - Cordoglio a Rapallo per la tragedia avvenuta a Calambrone, dove in un casolare una bimba di 3 anni è stata trovata morta. Il padre della piccola risiede nella cittadina del Tigullio dove lavora nel settore della ristorazione. L'uomo da tempo non viveva più con la madre della figlia. A Rapallo ricordano bene il papà della piccola, che ha anche un altro figlio di 11 anni. In molti lo vedevano nei giardini pubblici insieme alla piccola. Il padre della bimba, appresa la notizia, si è recato a Pisa.

Rabbia e disappunto. Questi i sentimenti espressi dalla presidente della Società della Salute di Pisa, Sandra Capuzzi, riguardo alla morte della bambina. "Purtroppo - spiega Capuzzi in una nota - la situazione era completamente sconosciuta ai servizi sociali del territorio, nessuno l'aveva mai segnalata".

"Non sapevamo nulla ed è un dato di fatto - ha aggiunto Capuzzi - e non lo dico per volontà di lavarsene le mani: una bambina di tre anni viveva in un edificio occupato abusivamente e in una situazione di grave degrado ma i servizi sociali non sono mai stati allertati nonostante l'immobile fosse in una zona trafficata e frequentata e, dunque, si può presumere che potessero essere stati quantomeno notati. È un fatto che non può non farci riflettere come istituzioni e società civile pisana".

Infine, la presidente della Sds che è anche assessore comunale alle politiche sociali ha concluso: "È necessario che ciascuno faccia la sua parte, deve farlo di sicuro prima di tutto chi ha funzioni e compiti istituzionali ma è importante che diano una mano anche i cittadini: interessiamoci di chi ci vive accanto e segnaliamo le situazioni di difficoltà".

In apertura della seduta del consiglio comunale il sindaco Marco Filippeschi ha parlato del fatto definendolo "una tragedia di emarginazione e solitudine". Subito dopo, su invito del presidente dell'assemblea cittadina, Ranieri Del Torto, è stato osservato un minuto di silenzio.