Marina di Vecchiano (Pisa) - Luogo del compromesso. Prima prigione e salvezza allo stesso tempo. E' la coppia secondo Giorgio Gaber. Ma anche secondo Rossana Casale che 'rilegge' le canzoni del suo maestro e amico riproponendole in uno spettacolo che racconta un caleidoscopio di emozioni. "Il signor G e l'amore" arriva sul palco allestito a Marina di Vecchiano (domani sera alle 21.15, piazzale Montioni, ingresso libero) per una serata dove la splendida voce e il jazz di Rossana Casale si mescolano ai testi firmati Gaber-Luporini. Un concerto-spettacolo che il Festival Gaber 2014 ha "sposato" sin dal debutto (concedendo il proprio patrocino) e che si rivela non solamente un tributo. "E' qualcosa di delicato, che amo tantissimo e che curo come un neonato".

L'amore secondo Gaber. Ovvero?
"Nei loro testi Giorgio e Sandro Luporini non hanno mai parlato della coppia in modo sfacciato ma sempre parlando dell'uomo imbrigliato in una società poco libera, tra insicurezze e voglia di evasione, voglia di essere se stessi. Riflessioni fatte con la telecamera puntata verso se stessi e con registri diversi, dall'analisi fredda fino al dolore, passando per il gioco e il sarcasmo. Per arrivare ad una consapevolezza: che la salvezza è proprio la coppia, fare insieme un progetto".
Il brano che più la emoziona?
"Sicuramente 'Quando sarò capace di amare', un testo straordinario che per me è un onore riproporre. E' una delle canzoni più riuscite, un brano 'senza pelle'".
Musica ma anche letture.
"Letture tratte dalle opere teatrali di Gaber-Colli e Gaber-Luporini ma anche altri scritti: una poesia di Alda Merini, un'altra di Borges. Opere che ho deciso di inserire perchè in un concerto così dovevo assolutamente esserci anch'io".
E tanto jazz.
"Se questo spettacolo doveva essere un'occasione per emozionarmi, il jazz è lo strumento che si apre alle emozioni dei miei musicisti: Emiliano Begni al piano, Ermanno Dodaro al contrabbasso, Francesco Cosanga al sax soprano e tenore"