Pisa, 2 giugno 2014 - DOPO la diffida legale inviata alla Regione Toscana e la richiesta al tribunale di sequestrare le azioni Sat detenute da Palazzo Strozzi Sacrati (decisione attesa domani), il Comune di Pisa non si ferma, ma anzi decide di intensificare la propria guerra legale. Obiettivo: evitare con tutti i mezzi la privatizzazione del Galilei e bloccare la scalata dell’aeroporto avviata da Corporacion America. Così, ecco la nuova mossa, che avevamo già anticipato sull’edizione di ieri e che oggi diventa ufficiale: parte una nuova diffida legale. Destinataria, stavolta, la Camera di Commercio di Firenze. Che l’altro giorno ha fatto sapere di volersi disfare del proprio 1,4% di Sat.

PER IL SINDACO Filippeschi quella decisione è illegittima, perché non condivisa con gli altri aderenti al patto dei soci pubblici che governa il Galilei, di cui anche l’ente camerale fiorentino fa parte. «E’ amaro constatare - attacca Filippeschi - che nello stesso giorno in cui la Camera di Commercio di Pisa ha deciso di non aderire all’opa su Sat, quella di Firenze, con una lettera, senza fare una telefonata né avere partecipato all’assemblea dei soci, annuncia di voler recedere dal patto parasociale della società e vendere le sue azioni tentando di forzare il patto. Di fronte a questa comunicazione è atto dovuto fare la diffida e si devono poi fare gli atti conseguenti». Tradotto: intanto c’è la diffida, poi se da Firenze dovessero continuare a fare orecchie da mercanti, si potrebbe pensare di trascinare in tribunale anche la Camera di Commercio, così come successo in questi giorni con la Regione. Dopo di che, resta in piedi anche un’altra ipotesi: ricorrere al Tar per chiedere l’annullamento della delibera con cui Enrico Rossi ha deciso di vendere agli argentini il suo 11,8%. Tutto pur di evitare che Corporacion America, che parte da una quota del 27%, riesca, al termine dell’opa, a sfondare il muro del 51% che gli permetterebbe di mandare subito in porto la fusione con il Vespucci di Firenze.

«Sono gesti di sfida, ostili, fatti ad una società come Sat e ai suoi soci che non li meritano - va giù duro Filippeschi - e dicono chiaro cosa potrebbe accadere con la privatizzazione di Sat fatta tramite l’opa. La Regione, per sua incomprensibile scelta, e i soci pubblici pisani per forza, non avrebbero più voce in capitolo, sarebbero posti ai margini». E intanto cresce la mobilitazione anche fuori dalle sedi istituzionali: all’interno dell’aeroporto, ad esempio. Dove da ieri è partita una curiosa forma di protesta, lanciata dai sindacati: per richiamare l’attenzione dei passeggeri, i dipendenti indossano al polso un braccialetto rosso. E prosegue anche la «sfida delle cartoline» da inviare al governatore Enrico Rossi: duemila quelle già portate a destinazione, altre ottomila quelle che verranno recapitate nel palazzo di governo regionale nei prossimi giorni. Infine, da segnalare l’iniziativa del neocostituito Comitato dei piccoli azionisti Sat, che ha scritto al sindaco per chiedere la convocazione urgente dell’assemblea dei soci.