PISA, 29 aprile 2014 - Dopo un percorso didattico sulla Costituzione italiana ideato dalla professoressa Valentina Casella, sono nati 30 lavori grafici fatti dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Domenico Cavalca” di Vicopisano, adesso in mostra sulle pareti del circolo L'Ortaccio.

L'idea dell'esposizione in mostra dei lavori è nata in concomitanza delle celebrazioni del 69° anniversario della Liberazione, parallelamente alla mostra “Donne e Costituzione”, sempre ospitata nelle sale del
luogo.

“I ragazzi hanno cercato di rappresentare graficamente l'articolo 1 della Costituzione – spiega l'insegnante grazie al quale il lavoro ha preso vita, Valentina Casella – e per farlo hanno riflettuto sui concetti di Repubblica, Democrazia e lavoro, creando opere davvero belle. I disegni sono infatti solo l'ultima parte di un percorso di studio partito con la lettura della nostra Costituzione".

"L'esperienza è stata apprezzata molto anche dai ragazzi che non avevano mai fatto questo tipo di percorso - continua la professoressa Casella - e dai loro disegni si può ben vedere quali siano in realtà le preoccupazioni dei più grandi, automaticamente riflesse dai piccoli artisti con i colori a loro disposizione, come per il caso di Marta Zappatore, che ha reso il concetto di sovranità popolare, o Ilaria Citi, con il proprio lavoro sul ruolo della politica come partecipazione popolare, senza nulla togliere agli altri, le cui grafiche sono davvero degne di nota e una visita alla mostra è il modo migliore per rendere loro omaggio".

"Le opere sono nate da un'attività di brainstorming tra le classi - aggiunge Casella - discutendo sul significato ultimo delle parole della Costituzione e prendendo in esame vario possibilità di svilupparle graficamente".

Hanno preso parte al progetto le classi terze, per le sezioni A, B e C, con una cinquantina di ragazzi. "Vorrei ringraziare il Comune vicarese - conclude la professoressa - e il circolo L'Ortaccio, che ci hanno permesso di esporre i lavori, così che vengano visti dai visitatori, che potranno lasciare un commento sul quaderno della mostra per quasi una settimana.

Andrea Valtriani