Pisa, 22 aprile 2014 - Il tentativo di sgombero dell'ex caserma Curtatone e Montanara, ribattezzata Distretto 42 e occupata dal Municipio dei Beni Comuni da mesi, è cominciato poco prima delle 7. Gli attivisti hanno dato vita ad un presidio per impedirlo. Con lo slogan #minalbero si sono anche arrampicati sugli alberi del parco che circonda la caserma.

Con polizia e carabinieri che hanno circondato l'area, il Municipio dei Beni Comuni ha incontrato l'assessore Danti che ha chiesto agli attivisti di sgomberare l'area assicurando in cambiola riapertura del dialogo e una nuova richiesta di utilizzo temporaneo della parte in sicurezza dell’area che il sindaco sarebbe pronto ad appoggiare una volta liberata l'area.

Durante il presidio l'ex consigliere comunale Modafferi (ex Sel, ora Città in Comune) è stato investito da un'anziana alla guida di un'auto. Niente di grave ma è stato portato in ospedale per dei controlli. Uan delegazione di attivisti ha incontrato anche il questore Bernabei e il sindaco per tentare di impedire lo sgombero in atto. Dentro il distretto vi sono attualmente uva ventina di attivisti, mentre almeno altri 50 sono fuori tenuti a distanza dal cordone delle forze dell'ordine.

Ricordiamo che l'edificio appartiene al ministero della Difesa e rientra nel piano delle caserme attualmente in stallo dal momento che Roma ha detto no alla richiesta di trasferirlo gratuitamente al Comune. Il  piano prevede un complesso recupero urbanistico in cambio della realizzazione di uva nuova caserma alla periferia della citta'. Per il Municipio dei Beni Comuni l'edificio è abbandonato da troppo tempo e lasciato al degrado. La loro proposta è che venga restituito alla cità. 

LA NOTA DEL SINDACO DOPO L'INCONTRO

“Ho incontrato una delegazione di occupanti ho riconfermato quanto già detto loro alcune settimane fa. L’azione delle forze dell’ordine era prevista ed è dovuta a un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Auspico e ritengo che nella legalità si possa creare un dialogo positivo con il Ministero della Difesa perché almeno parte del complesso, quella che è in condizioni di sicurezza, possa essere prontamente riaperta e utilizzata per attività a fini sociali, secondo impegni da pattuire, con regole e scadenze temporali. una richiesta in tal senso era già stata avanzata, ora si può creare la condizione perché venga esaminata secondo le volontà del Ministero interessato e i procedimenti a cui esso deve attenersi. Il Comune farà la sua parte per favorire questo esito. Il Ministero della Difesa ha mantenuto nella sua disponibilità la caserma inutilizzata, rispondendo così alle richieste di Comune e Agenzia del Demanio, per la volontà di valorizzarla per compensare un rinnovamento del patrimonio a servizio delle istituzioni militari che hanno sede a Pisa. Anche questa volontà era prevedibile, per i contenuti delle intese già sottoscritte nell’accordo di prgramma del 2007 che ancora oggi sono in ridefinizione. In ogni caso però, c’è un tempo utile per un uso appropriato spazi e un’opportunità che deve essere valutata con favore”.

Nonostante l'apertura al dialogo del sindaco lo sgombero è andato avanti: le forze dell'ordine hanno forzato il cancello e la Digos è entrata nella ex caserma.