Pisa, 18 aprile 2014 - "QUANDO avremo letto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e gli atti in mano alla procura valuteremo se chiedere o meno di farci interrogare oppure quali altri atti suppletivi sia necessario fare». Lo ha detto l’avvocato Roberto Cavani  difensore di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa accusato di omicidio e occultamento di cadavere per la scomparsa della moglie avvenuta a Gello di San Giuliano Terme la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, all’indomani della scadenza dei termini per le indagini preliminari.

«Sarà una mole imponente di materiale — ha aggiunto l’avvocato Cavani — e spero di avere il tempo previsto dalla legge (20 giorni, ndr) di leggere tutto ed elaborare una strategia difensiva insieme al mio assistito. Di sicuro il fatto di avere scelto di avvalerci della facoltà di non rispondere in fase preliminare non può essere considerata una scelta definitiva. Valuteremo il da farsi solo quando avremmo letto le carte della procura». La notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari dovrebbe avvenire ai primi di maggio. Da allora Logli avrà 20 giorni per decidere quali mosse compiere.