Pisa, 12 aprile 2014 - Alla fine l'Arena, con la sua storia, esercita sempre un grande fascino. E forse le gambe dei tifosi nerazzurri, nel fine settimana, si dirigono in automatico verso lo stadio cittadino. Qualsiasi siano le ragioni, l'iniziativa “L'Arena a porte aperte” ha avuto comunque un gran successo, ieri pomeriggio.

Approfittando della giornata di sole, in tanti hanno partecipato al tour attraverso i luoghi simbolo dello stadio. A cominciare dagli spogliatoi: quelli degli ospiti, certo, ma anche e soprattutto quello dei nerazzurri padroni di casa. Ogni giocatore ha lasciato qualche effetto personale al suo posto: così i visitatori hanno modo di scoprire qualcosa di più sui loro beniamini. 

C'è modo di osservare da vicino le foto delle formazioni che hanno fatto la storia dei primi anni del Pisa, come quelle dell'indimenticabile trio Cerci-Castillo-Kutuzov. Un salto anche in sala stampa ed un'occhiata alle Mitropa Cup conquistate sotto la gestione Anconetani, per poi dirigersi, attraverso il tunnel, verso il campo di gioco. Molti hanno sognato almeno una volta nella vita di salire quelle scale. Magari indossando proprio la maglia nerazzurra.

Ma calcare il campo dell'Arena è sempre e comunque un'emozione particolare. E salendo poi gli scalini la prima cosa che si nota è la Curva Nord. Già così fa il suo bell'effetto. Ritrovarsela piena e 'rumorosa', come solo lei sa essere, in occasione di una partita importante, deve essere per un calciatore in maglia nerazzurra un'emozione unica.  Merito di un'intera città, che segue, nella gioia e nel dolore, le sorti della sua squadra.

Iacopo Catarsi