Pisa, 3 aprile 2014 - E' una storia destinata a far discutere ancora. Così come il commento di monsignor Alberto Silvani, vescovo di Volterra. Tutto nasce quando una gazzella dei carabinieri nota alle due di notte un'auto fuori dal Palabingo di Navacchio con un bambino di 11 anni e la sorella di 2. Quando i militari chiedono loro spiegazioni i bambini ammettono candidamente che stanno aspettando la mamma che è a giocare al bingo.

Entrati nella sala da gioco i carabinieri trovano la donna, 40enne di origini ucraine, in compagnia del sacerdote di un piccolo paese di zona. I carabinieri hanno appurato dalle telecamere che i due sono entrati alle 22.30 e lei, la mamma, ne è uscita solo una volta. Per entrambi è scattata la denuncia a piede libero per abbandono di minori.

''Non ha fatto nulla di strano e in fondo i figli non sono suoi. Non c'e' stato alcun abbandono di minore''. Cosi' monsignor Silvani, vescovo di Volterra, diocesi della quale fa parte il sacerdote denunciato, ha commentato oggi l'episodio all'Ansa. Il vescovo ha spiegato anche di avere già svolto "tutte le indagini necessarie" e i risultati non coincidono "con quanto riscontrato dai carabinieri". "In ogni caso - aggiunge - sarà il parroco a rispondere davanti alla sua coscienza, e la diocesi non prenderà nei suoi confronti alcun provvedimento". Tra l'altro il vescovo sottolinea come il sacerdote abbia dato ospitalità alla famiglia della donna, stringendo "con loro un rapporto di amicizia alla luce del sole: sono moglie, marito e quattro figli". "Quella sera - conclude monsignor Silvani - il sacerdote è andato in una sala giochi insieme a un'amica e a due dei quattro figli. La mamma mi risulta sia uscita spesso a controllare che stessero bene e quindi nessuno è stato abbandonato. Non mi pare il caso di fare le pulci a queste persone come invece la stampa vorrebbe fare".