Pisa, 3 aprile 2014 - ORE due di notte. Un ragazzino è davanti a un Fiat Fiorino parcheggiata all’esterno del PalaBingo di Navacchio (nel Comune di Cascina). Strano, ma vero. Anche agli occhi dei carabinieri che, a bordo della loro ‘gazzella’, stavano svolgendo un normale servizio di perlustrazione sul territorio. E così — nella notte tra domenica e lunedì — i militari si sono fermati per chiedere al piccolo cosa ci facesse in quel luogo e a quell’ora. «Sto aspettando la mamma che è andata a giocare», la sua candida risposta. Ben presto gli uomini dell’Arma si sono accorti che il ragazzino (che ha 11 anni) non era solo: all’interno della vettura, infatti, stava dormendo la sorellina di appena due anni.

LE SORPRESE non erano ancora finite, però, perché, una volta entrati nella sala giochi i militari hanno scoperto che neppure la mamma — quarantenne di origini ucraine — era sola, ma in compagnia di un uomo. Un sacerdote, cinquantenne, parroco di un paese della zona.

E’ STATO poi accertato che i due — che agli investigatori risultano avere lo stesso domicilio — erano arrivati al PalaBingo (dove sono ci sono anche le slot-machine) intorno alle 22.30. Ai carabinieri che le hanno contestato il suo comportamento — si configura il reato di abbandono di minori — , la donna si è difesa sostenendo che in quell’arco di tempo (ben tre ore e mezzo) lei era andata più volte a rifocillare i suoi figli portando loro da bere e da mangiare. La mamma è stata però smentita dai filmati delle telecamere esterne, subito visionati dai militari.

DALLE RIPRESE del sistema di videosorveglianza installato all’ingresso del PalaBingo, infatti, gli investigatori hanno avuto la conferma che la donna è uscita dal locale (per rientravi subito dopo) una sola volta tra le 22.30 e le 2. E così, sia per la quarantenne ucraina che per il prete è scattata una denuncia a piede libero per abbandono di minori. L’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica è condotta dal pubblico ministero Aldo Mantovani.