Pisa, 21 marzo 2014 - SONO arrivati ieri sera alle 19.50 i 40 profughi africani destinati ad essere accolti nella provincia di Pisa. L’aeroporto cittadino è la base di smistamento, in questi giorni di emergenza, dei 480 profughi africani destinati dall’operazione Mare Nostrum alla Toscana. Giovedì sera i primi 140 arrivi al Galilei, trasferiti poi a Firenze e a Siena. Ieri due voli, ciascuno con altri 140  smistati a gruppi di 40 fra Lucca, Livorno, La Spezia, Massa, Grosseto, Pistoia e, naturalmente, Pisa.

La macchina dell’accoglienza era stata messa in moto giovedì dalla Prefettura di Pisa che aveva coinvolto le istituzioni cittadine e gli enti di assistenza in una corsa contro il tempo alla ricerca di un tetto per i 40 immigrati. Le istituzioni si sono ritrovate a gestire in totale emergenza una situazione poi risolta, ieri, con il trasferimento dei 40 profughi nella struttura turistica di Piaggerta, dentro il Parco di San Rossore, messa a disposizione dalla cooperativa Paim Turismo.

Si tratta però di una soluzione temporanea e in regime di emergenza perché nel frattempo la Provincia di Pisa ha messo in moto la rete del «Centro Nord-Sud» che troverà altre sistemazioni per i profughi. La Croce Rossa ha già messo a disposizione un appartamento a Montecatini Valdicecina, e anche l’Università e il Parco di San Rossore si sono dichiarati disponibili ad offrire accoglienza ai profughi che saranno inseriti in un programma di accoglienza e integrazione sul modello di quello già sperimentato con «Emergenza Nord-Africa».

La Prefettura ha firmato fino a giugno un Protocollo con la Società della Salute che ha affidato a Paim Turismo la gestione dell’accoglienza. Ogni profugo costerà 30 euro al giorno e questa indennità sarà corrisposta al gestore, la Sds, dal Ministero dell’Interno che ha attivato il programma.

IERI a San Rossore il personale della Sterpaia e di Piaggerta preparava le camere per i 40 profughi, atterrati al «Galilei» alle 19.50 e trasferiti, dopo le identificazioni di rito, da un pullman della Croce Rossa a San Rossore. Qui hanno trovato il classico «set di cortesia» nelle camere di Piaggerta che di norma ospita turisti di famiglie e associazioni e anche molti disabili che dentro il Parco trovano adeguata risposta alle loro particolari necessità.

Roberto Guiggiani, presidente di Paim Turismo spiega: «Le nostre strutture sono state pensate per il turismo sociale. Accogliamo i profughi come se fossero ‘turisti normali’ e siamo pronti a offrire loro tutti i servizi che si renderanno necessari in nome dell’accoglienza». Per rendere meno traumatico il trasferimento dei profughi, già provati dal viaggio della speranza verso Lampedusa, la Provincia di Pisa ha attivato i propri mediatori linguistici e culturali che seguiranno i nuovi arrivati per tutto il percorso di accoglienza. «Saranno seguiti passo passo da interpreti di lingua araba — dice l’assessore provinciale Silvia Pagnin — che li aiuteranno a orientarsi e a facilitare le procedure di accoglienza».
Eleonora Mancini