Pisa, 15 marzo 2014 - Dal 7 al 10 agosto 2014 il parco naturale di San Rossore si tingerà di azzurro: 30mila giovani scout da tutta Italia si incontreranno in occasione della Route nazionale Agesci per raccontarsi e confrontarsi. La parola chiave è ‘coraggio’: coraggio di amare, coraggio di liberare il futuro, coraggio di farsi ultimi, coraggio di essere chiesa, coraggio di essere cittadini. L’invito di Baden Powell ,‘lasciate il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato’, costituisce il motto di un cammino intrapreso da mesi che non vuole rimanere anonimo: ogni clan ha indagato il proprio territorio in cerca di un progetto che possa dare un apporto concreto al cambiamento delle situazioni critiche della zona. Sono 1.605 le azioni di coraggio, tante quanti sono i clan che parteciperanno alla Route, per esprimere l’entusiasmo e la voglia di contribuire  che da sempre caratterizzano gli Scout.

La comunità gemellata del Pisa 2 e Pisa 3 ha incentrato il proprio progetto sul ‘coraggio di farsi ultimi’ e ce lo ha raccontato.

Chi siete?

"Siamo i ragazzi della comunità RS gemellata del Pisa 2 e Pisa 3.  Abbiamo il nostro punto di ritrovo (sede) presso il convento  di S. croce in Fossabanda e nei locali adiacenti alla chiesa di S. Marco alle cappelle".

Quale azione di coraggio avete scelto?

"Quest’ anno, osservando attentamente la popolazione pisana, ci siamo accorti che molte persone vivono in condizioni economiche precarie, per tanto abbiamo deciso di iniziare un percorso di conoscenza del fenomeno della “Nuova Povertà”. Siamo venuti a conoscenza del progetto Caritas chiamato Cittadella della Solidarietà”.

Che cosa è la Cittadella della Solidarietà?

"Il progetto consiste nell’ apertura di un nuovo “emporio” dedicato a persone meno abbienti. Nell’ emporio non vengono usati soldi; le famiglie che usufruiscono del progetto hanno una carta con assegnati dei punti mensili, non cumulabili, tali punti vengono assegnati in base alla tipologia di famiglia ed al reddito della stessa. Nell’emporio vi sono spazi adibiti a supermercato per i generi alimentari e per l’ abbigliamento ed inoltre uno spazio dedicato ai bambini. Il progetto prevede che appena entrate, le persone siano ricevute da un accompagnatore che le guidi all’ interno del supermercato. Tale accompagnatore ha il compito di guidare l’ utente affinché la sua spesa sia quanto più responsabile ed equilibrata possibile". 

E la vostra azione di coraggio in cosa consiste?

"Prestiamo servizio all’ interno del progetto garantendo una presenza giornaliera di almeno due volontari all’ interno dell’ emporio. Parallelamente stiamo portando avanti un progetto di raccolta alimentare e di sensibilizzazione in favore della Cittadella della Solidarietà".

Quali sono state le vostre impressioni? Come continuerà il vostro progetto?

"Siamo molto contenti di aver scelto questa strada di coraggio perché il progetto è ancora in fase di sviluppo e abbiamo quindi la possibilità di agire da protagonisti. Inoltre attraverso questa esperienza siamo riusciti ad entrare in contatto personalmente con il fenomeno della nuova povertà. Speriamo di riuscire a continuare a collaborare col progetto della Cittadella anche nei prossimi anni, cercando di migliorarlo e accrescerlo e farlo conoscere alla realtà pisana".

di Elena Ferramosca