Pisa, 12 gennaio 2014 - Sono al vaglio dei carabinieri di Pisa le dichiarazioni della sensitiva romagnola che avrebbe individuato in un bosco alle pendici del versante lucchese del Monte Serra il luogo dove sarebbe sepolto il corpo di {{WIKILINK}}Roberta Ragusa{{/WIKILINK}}, l'imprenditrice pisana scomparsa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) due anni fa. Secondo la sensitiva il cadavere dell'imprenditrice sarebbe stato sepolto in un canalone in un'area boschiva di Castelvecchio di Compito (Lucca) a una profondità di poco più di un metro. Le 'visioni' della veggente sono state riferite dai suoi conoscenti, gli stessi che l'avrebbero accompagnata sul posto, mente lei ha preferito rimanere nell'anonimato.
 

Per la sua sparizione e' sospettato il marito {{WIKILINK}}Antonio Logli{{/WIKILINK}}, indagato per omicidio e occultamento di cadavere in concorso con il padre Valdemaro e la nuova compagna ed ex amante, Sara Calzolaio. Per il momento non sono stati decisi sopralluoghi, ne' scavi, anche perche' gli inquirenti prima vogliono accertarsi che non si tratti dell'ennesima segnalazione senza riscontri. Gia' in passato quella zona, a Castelvecchio di Compito (Lucca), era stata segnalata e la protezione civile scavo' senza esito nel bosco. La nuova 'visione' riguarderebbe pero' un luogo non distante da quello ispezionato precedentemente anche se su questo i carabinieri attendono di avere precisi riscontri prima di agire. Si stanno facendo ulteriori approfondimenti insomma per capire come muoversi. Il sopralluogo dunque sara' fatto solo in una fase successiva. La sensitiva non e' piu' in Toscana ma e' tornata a casa sua in Romagna e quindi e' probabile che solo nei prossimi giorni o settimane, se le verifiche degli inquirenti necessitassero di ulteriori accertamenti, i carabinieri e la donna torneranno sul Monte Serra per procedere con gli scavi.
 

Intanto oggi, l'avvocato di Antonio Logli, Cavani, ha fatto sapere che "ai ragazzi manca tanto la sua mamma". ''Ogni giorno i ragazzi pensano alla madre, non solo oggi che e' il secondo anniversario della sua scomparsa''.

''E' chiaro che ogni ricorrenza - ha aggiunto l'avvocato - acuisce il dolore dei figli, anche in conseguenza del clamore mediatico che si scaglia contro il padre indicandolo come unico responsabile gia' condannato davanti all'opinione pubblica''.

Infine Cavani ha parlato anche delle indagini pur senza rivelare quale sara' la linea difensiva che adottera': ''Prima di qualunque decisione - ha concluso - aspettiamo la convocazione della procura per
un eventuale interrogatorio che ancora non ci e' pervenuta. Tuttavia, trattandosi di una attivita' investigativa, l'interrogatorio potrebbe essere programmato solo alla scadenza dei termini per le indagini. In ogni caso valuteremo solo in quel momento se rispondere o no ai magistrati, anche se non si puo' escludere che, una volta ricevuto l'avviso di chiusura indagini da parte della procura e quindi leggeremo le carte, decideremo di fornire chiarimenti''.