Pisa, 13 dicembre 2013 - Sono 96 i beni (edifici, complessi, appartamenti, terreni, aree) che Palazzo Gambacorti ha deciso di inserire nel piano vendite del prossimo anno. Un vero e proprio «libro dei desideri» stilato nel tentativo di rimpinguare le casse del Comune di Pisa.

L’elenco, inserito nel bilancio di previsione 2014, è stato appena approvato dalla giunta e comprende ‘vecchi’ immobili (nel senso di già inseriti in passato nel piano delle alienazioni e rimasti invenduti) ma anche new entry provenienti dalla dismissione delle società partecipate considerate ‘non strumentali’. Valore ‘lordo’: intorno 60 milioni di euro. «Cifra che, rivedendo e aggiornando le stime — precisa l’assessore al bilancio Andrea Serfogli — dovrebbe alla fine andare poco oltre i 45milioni».

LE CONFERME. Rimangono sul piatto l’edificio della Mattonaia (3 milioni e 314mila euro, «il bando di gara sarà in pubblicazione prima di Natale» ribadisce l’assessore Serfogli), la scuola Diaz a Coltano (800mila euro), il complesso di Santa Croce in Fossabanda (6,4 milioni), un fabbricato di 12 appartamenti in via Brunelleschi proveniente dalla ex Fondazione Montevaso (2,4 milioni), un’area edificabile in via di Gello (4,4 milioni), un edifico in via Coccapani (1,6), numerosi terreni e aree a Ospedaletto e, in San Giusto, alcune porzioni comprese nel perimetro delle infrastrutture aeroportuali (1,1). Nella lista anche l’ex Ipa Barsotti di Calci (1,6 milioni), un fabbricato in via della Scuola (1 milione) e vari appartamenti ex II.RR. (2,9).

INUTILI E INUTILIZZATI. Tre le «voci»: alcune aree di via di Parigi il cui valore è stato stimato intorno ai 3,5 milioni, un’area di via Campaldo e un’altra in piazza Locchi (occupata dal fabbricato ex Enel).

SOCIETA’ PARTECIPATE. Tra i beni da dismettere ci sono un fabbricato adibito a centrale idrica a Vecchiano-Filettole (di proprietà di Gea Reti srl, in liquidazione), l’immobile ex Teseco in via del Nugolaio a Cascina, aree e immobili in via delle Eriche a Tirrenia (gli ex magazzini Eat) e la ex centrale di spinta di Marina (tutti provenienti da Gea Servizi per l’Ambiente spa, anch’essa in liquidazione). «Rientrano tra questi elementi — aggiunge Serfogli — anche i terreni dell’ex Motofides». Valore: 3,5 milioni.

SUL LITORALE. I beni ‘di peso’ confermati nel piano vendite sono la sede della Palp e della municipale a Marina (1,2), il giardino della scuola Newbery (1 milione), gli chalets e l’area circostante in via Andò (800mila), il centro ippico sul vione dei Porcari (765mila), l’ufficio Boschi del litorale (440mila), il casotto dell’ex Dazio a Calambrone (380mila) e un’area localizzata in via Milazzo sud a Marina (720mila).

Francesca Bianchi