Pisa, 22 novembre 2013 - l “World technology award” è il “premio Oscar” della tecnologia, comprende 30 sezioni in cui convergono finalisti di tutto il mondo scelti da una rosa di qualificatissimi giurati, e l’unica vincitrice di una università italiana per l’edizione 2013 è Erica Palmerini, docente di diritto privato dell’Istituto Dirpolis (Diritto, politica, sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che nella categoria “Law” ha superato i 14 nominati e i 6 finalisti in qualità di coordinatrice di “RoboLaw”.

Quest’ultimo è il progetto europeo che unisce la tradizione giurisprudenziale all’innovazione robotica e che si pone obiettivi ambiziosi, come comprendere meglio l’impatto delle nuove tecnologie (in particolare di quelle robotiche) sulla vita dei cittadini e definirne il primo conseguente “diritto”.

Il riconoscimento mondiale, annunciato nei giorni scorsi durante la cerimonia promossa a New York dallo stesso “World technology network” insieme a partner come Cnn, Fortune, Science, Time magazine, presenta un grande valore aggiunto: l’affermazione di una giurista in un premio tecnologico, grazie a un progetto che concilia la ricerca di studiosi del diritto e di filosofi politici con quella degli ingegneri, sulla scia di una tradizione interdisciplinare e multidisciplinare che da sempre caratterizza le attività della Scuola Superiore Sant’Anna.

Per comprendere meglio l’importanza del premio, che ha preso in considerazione i progetti che costituiranno (ad oggi) la cifra e l’essenza del XXI secolo, basta citare i nomi di altri premiati, proprio come Erica Palmerini: da un lato Julian Paul Assange, fondatore di Wikileaks, e dall’altro Luis von Ahn. Il suo nome potrà suonare poco noto, ma tutti i navigatori del web, prima o poi, si imbatteranno nella sua invenzione, il “CAPTCHA”, sistema che permette di verificare, ad esempio, se chi sta compilando un form on line è davvero una persona fisica.

Dopo aver appreso del successo, Erica Palmerini ha voluto sottolineare come sia “un riconoscimento per il lavoro dell’intero consorzio ‘RoboLaw’ e di tutti coloro che portano avanti il progetto. Mi auguro che tutti, nel proseguire le attività, ne possano andare orgogliosi e sentirsi ancora più motivati. Desidero condividere il successo e dedicarlo a tutti loro, non lo considero soltanto come una mia affermazione personale”.

Il primo a complimentarsi con Erica Palmerini è stato il rettore Pierdomenico Perata. “A nome della Scuola Superiore Sant’Anna rivolgo le più vive congratulazioni ad Erica Palmerini e al suo gruppo. Si tratta di un nuovo riconoscimento internazionale di cui tutti noi possiamo andare giustamente orgogliosi”. Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica, uno dei due Istituti coinvolti nel progetto “RoboLaw”, ricorda come “l’interdisciplinarietà sia attualissima e paghi. Ad esempio, per un giurista può rivelarsi più semplice arrivare a ottenere riconoscimenti di questo livello aprendosi a ricerche e a collaborazioni interdisciplinari, in questo caso con ingegneri, a loro volta, multidisciplinari. Credo che questo sia un messaggio di speranza e fiducia per tutti quei giovani che si iscrivono a giurisprudenza e per i quali si aprono all’orizzonte opportunità di lavoro e di carriera in nuovi ambiti”.

Intanto, il 28 e il 29 novembre 2013 la Scuola Superiore Sant’Anna ospiterà la conferenza internazionale promossa nell’ambito del progetto “RoboLaw” e intitolata “Investigating the relationship between future and technologies, self and society” , per proseguire il dialogo fra esperti di nuove tecnologie, medici, neuroscienziati, ingegneri, filosofi.
Programma su http://www.sssup.it/events_detail.jsp?IDAREA=51&ID_EVENT=2055&GTEMPLATE=events_app.jsp .