Pisa,1 novembre 2013 - ADESSO la data è fissata: papa Francesco, il pontefice che ha scelto il nome del poverello d’Assisi e che sta rivoluzionando la Chiesa cattolica dalle fondamenta, verrà a Pisa il 9 agosto e celebrerà la messa insieme alle migliaia di boy scout presenti in quei giorni a San Rossore per il raduno nazionale dell’Agesci, l’associazione guide e scout cattolici italiani.

E proprio la sera del 9 il Comune sta pensando di organizzare in omaggio all’illustre ospite, una Luminara strordinaria sui lungarni, come quella che si svolse nel 1989 per la visita di papa Giovanni Paolo II.

IL RADUNO scout di San Rossore è un evento unico ed eccezionale per il contenuto e il numero dei partecipanti: nell’ex tenuta reale e presidenziale sono attesi infatti qualcosa come 35mila giovani dai 16 ai 21 anni. Da settimane ormai si stanno organizzando riunioni e summit per pianificare la logistica e il posizionamento delle tende dei giovani scout, che saranno a San Rossore dal 7 al 9 agosto e che saranno ospitati — anche questa scelta è pressoché definitva — nei grandi spazi verdi che da Cascine Nuove corrono verso Boccadarno dove, a destra e sinistra della strada, si aprono enormi appezzamenti agricoli sui quali sarà facile allestire il campo scout. E proprio il sabato, giornata conclusiva della «Route nazionale» scout arriverà papa Francesco per celebrare la messa, aperta ovviamente a tutti i fedeli.

LA PIANIFICAZIONE operativa dell’evento avviene in stretto raccordo tra Parco, Prefettura e Comune. Non secondari, sotto questo profilo, gli aspetti organizzativi per poter gestire quello che, con ogni probabilità, sarà un enorme afflusso di gente e fedeli, da tutta la Toscana, per assistere alla funzione del pontefice. A questo proposito si sta pensando di rinforzare la viabilità esistente con un nuovo ingresso alla tenuta di San Rossore di rinforzo al viale delle Cascine che da solo non può bastare, anche in considerazione del fatto che il secondo accesso, quello da via delle Lenze, resterà libero per il passaggio dei mezzi di soccorso e di servizio.

L’IDEA che si sta facendo strada è quella di attivare un collegamento dalla parte del viale d’Annunzio costruendo un ponte di legno carrabile. Due le ipotesi al vaglio: la prima prevede un collegamento poco prima della rotonda di San Piero per sbucare in San Rossore alle pigne della vecchia passerella che, costruita ancora nel 1924, sbucava a Cascine Nuove all’altezza del Circolo dipendenti (poi abbattuta nei primi anni Novanta). La seconda, più probabile, prevede un passaggio per le auto dalla rampa (nell’omonima località lungo il viale d’Annunzio, proprio in prossimità dello svincolo per San Piero), dove c’era appunto l’accesso al vecchio Ponte Vittorio Emanuele costruito nel 1876 (crollò nella notte della Befana del 1921) per approdare anche in questo caso a Cascine Nuove.

Ma c’è di più: la sera del 9 agosto papa Francesco potrebbe non rientrare subito a Roma e trattenersi a Pisa dormendo in Arcivescovado per poi celebrare la messa in giorno seguente in cattedrale. Un evento che rappresenterebbe l’apice delle celebrazioni per i 950 anni, cadono nel 2014, per l’avvio dei lavori di costruzione del Duomo.

PER QUESTO prolungamento della visita del pontefice sono in corso di definizione i dettagli con la Segreteria di Stato vaticana. Ma se tutto sarà confermato, il Comune è pronto a organizzare una Luminara straordinaria (sabato 9) in omaggio a papa Francesco. Proprio come accadde il 22 settembre 1989 per papa Giovanni Paolo II che dal ponte di mezzo pronunciò storiche parole di scuse nei confronti dell’atteggiamento tenuto dalla Chiesa verso il pisano Galileo Galilei, «la cui opera scientifica — disse — , improvvisamente osteggiata agli inizi — è ora da tutti riconosciuta come una tappa essenziale nel cammino verso la conoscenza del mondo della natura».

Ma quella del prossimo anno sarà un’estate densa di visite importanti. Il 13 giugno — data confermata — sarà infatti al monastero buddista di Pomaia, il Dalai Lama, per una visita privata presso l’Istituto Lama Tzong Khapa. Nei due giorni successivi sarà invece al «Modigliani Forum» di Livorno per eventi pubblici.

SENZA contare che non è da escludere un blitz del presidente Usa Barack Obama, invitato in Toscana dal premier pisano Enrico Letta durante il suo recente viaggio a Washington. Obama non ha detto di no e risulta una certa fibrillazione a livello di ambasciata americana in Italia, come se la visita toscana fosse data per possibile. Tappa obligata in questo caso sarebbe Firenze. Se poi governo e premier italiani dovessero restare gli attuali è quasi certa una puntatina anche a Pisa, magari per dormire all’ex villa presidenziale del Gombo. Ma, si sa, le vie (e le trappole) della politica di casa nostra sono infinite...

Guglielmo Vezzosi