Pisa, 1 ottobre 2013 - APPARTAMENTI, ville, capannoni, negozi, pub. I pisani — alle prese con la crisi — decidono di vendere la propria attività e vanno a caccia di ottimi compratori, con liquidità a portata di mano e pronti all’acquisto. Categoria in cui — oltre ai russi — sembrano rientrare ultimamente anche i cinesi. La conferma arriva dagli annunci pubblicati sul sito www.vendereaicinesi.it, vetrina virtuale con inserzioni di ogni tipo, dai beni di lusso alle attività commerciali fino alle abitazioni private.

Un nuovo mercato che si sta aprendo anche per i pisani. Sono alcune decine quelli che dal mese di agosto ad oggi hanno deciso di mettere in vendita i propri beni sul sito web rivolto agli imprenditori del Sol Levante. Gli annunci (144 quelli provenienti dalla Toscana attualmente on line, 7.700 in totale) vengono tradotti in mandarino e diffusi, oltre che su internet, sugli organi di stampa più gettonati tra gli asiatici che, da carta e web, passano direttamente alla visita per valutare con i propri occhi il possibile affare.

HA LETTO l’annuncio e si è già presentato di persona sul posto, un gruppetto di cinesi interessati a uno dei negozi in vendita sul sito: un’attività storica di lungarno Mediceo che vende vimini e cordami. Prezzo: 420mila euro. Un esercizio commerciale che si trova a pochi passi da altri locali (pub, bar, market) che hanno già gli occhi a mandorla. E ancora: ai cinesi viene offerto un negozio di caccia e pesca di Pisa con un fatturato medio mensile di 4mila euro e prezzo intorno agli 85mila euro, una casa in via Quarantola (235mila) e un appartamento antico ristrutturato a San Giuliano Terme con volte sabbiate e giardino (200mila), un sottotetto masardato a San Frediano a Settimo, un capannone a Vicopisano, un pub a Bientina (380mila) e un avviato bar-trattoria della zona di Gello di Pontedera (250mila, 4 kg di caffè consumato al giorno, fatturato medio mensile 30mila euro).

MA sul sito www.vendereaicinesi.it c’è anche di più: un intero borgo a Buti composto da cinque edifici settecenteschi su una collina di 3,6 ettari con oliveta secolare e vigneto. Location d’incanto in cui «è possibile realizzare — così recita l’annuncio, pubblicato sabato scorso — una struttura turistica internazionale poiché si trova a pochi km da Firenze, Siena, Pisa e Arezzo». Valore: 2 milioni e 950mila euro.
INFINE, agli imprenditori cinesi viene offerto anche una storica azienda di pelletteria italiana fondata nel 1974, con sede a San Miniato. Il marchio è quello di «Scandiano» (www.scandianobags.it), nato come produttore di selle per poi specializzarsi in accessori in pelle.

Francesca Bianchi