Pisa, 25 settembre 2013 - Stop al triste spettacolo delle civette legate al filo e fatte volare come yo-yo da parte di un gruppo di 'cosiddetti' civettai durante la Fiera delle civette di Crespina: i piccoli rapaci, legati ad una zampa, venivano fatti svolazzare per rievocare un'antica pratica di bracconaggio.

Una precisa diffida inviata al Sindaco di Crespina dalle associazioni ambientaliste ha impedito che questo triste spettacolo, tenutosi nel settembre di un anno fa in occasione della stessa manifestazione, si ripetesse anche quest'anno: la civetta era e resta una specie protetta dalla legge italiana e dalla convenzione di Washington sul commercio delle specie animali selvatiche.

L'evento che si tiene ogni anno alla fine di settembre a Crespina e' stato di recente inserito nell'elenco delle manifestazioni di interesse storico della Regione Toscana: 'La Fiera delle civette' nasce dall'antichissima usanza contadina di allevare ed ammaestrare le civette per adoperarle nella caccia delle allodole. Inizialmente le civette venivano vendute durante la festa del patrono S. Michele, 29 settembre, poi man mano per dimostrare l'addestramento e l'integrità dell'animale la fiera divenne una vera e propria gara di civette ricca di spettacolarità.