Pisa, 21 luglio 2013 -  Se ne è andato, a 59 anni, dopo una lunga malattia, lo scrittore Ugo Riccarelli. Nato a Ciriè, un paesino dell’alto canavese sullo Stura, ma pisano d'adozione,  era uno dei più rilevati autori di letteratura italiana viventi ed è stato tante persone. La laurea a Torino e poi 16 anni a Pisa a partire dal 1985.

A Pisa aveva scritto i primi quattro romanzi (Le scarpe appese al cuore, Un uomo che forse si chiamava Schulz, Stramonio e L’angelo di Coppi). Nella nostra città, dove si era trasferito anche per motivi di salute, aveva lavorato prima alla Telecom, poi al Comune di Pisa come addetto stampa per il sindaco Paolo Fontanelli, a fianco di un altro scrittore Athos Bigongiali.

Poi il trasferimento a Roma per lavorare come ghost writer di Walter Veltroni nel 2001, per il quale scrisse anche al Papa.

Nel 2004 ha vinto il 58esimo premio Strega con "Il dolore perfetto", la storia delle famiglie Bartoli e Bertorelli nell’Italia a cavallo delle due guerre mondiali.

Si è spento a Roma.

Questo il ricordo del sindaco Filippeschi: "Come pisani siamo orgogliosi di averlo avuto come nostro concittadino per ben 16 anni e sicuramente lo ricorderemo con iniziative non effimere come si deve ad un grande scrittore»

«Se n'è andato ad appena 59 anni, decisamente troppo presto per quanto è lunga una vita e per quel tanto che aveva ancora da dire e dare. Fermato da quella malattia che grazie alla sua straordinaria creatività e capacità
d'introspezione, era riuscito a trasformare addirittura in fontebd'ispirazione come dimostra  anche“Il dolore perfetto”, il romanzo con cuibnel 2004 ha vinto il Premio Strega, o “Le scarpe al cuore”, l'opera che lo ha di fatto proiettato nell'Olimpo dei grandi romanzieri italiani».