Pisa, 15 giugno 2013 - Duecento posti in meno rispetto all’anno scorso tra infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici. "Tagli" che, tradotti, significano, mancate sostituzioni per gravidanze, infortunio, lunghe malattie e reparti costretti a lavorare quotidianamente in sofferenza. Il tutto con il miraggio di una riorganizzazione di cui ancora, secondo la Rsu dell’ospedale di Cisanello, non c’è praticamente traccia.
E’ questa la drammatica “fotografia” sulla quale ieri mattina le organizzazioni sindacali hanno voluto accendere i riflettori con il presidio di protesta organizzato davanti alla direzione aziendale. Una manifestazione che si è conclusa con l’incontro con il direttore sanitario dell’Aoup Fabrizio Gemmi e la dirigente delle professioni infermieristiche Monica Scateni. La richiesta: un piano di assunzioni per coprire i “buchidell’organico e il via alla più volte annunciata riorganizzazione. Due punti che saranno affrontati nuovamente nel prossimo incontro con la direzione aziendale programmato per il 26 giugno. Tappa dopo la quale - senza un impegno concreto - la Rsu passerà alla mobilitazione vera e propria. Ovvero blocco degli straordinari e stato di agitazione.

Ma in ballo c’è anche un’altra urgenza: la situazione di alcuni infermieri precari il cui contratto a termine scadrà proprio in queste ore e che avrebbero tutti i requisiti per la stabilizzazione secondo i termini di legge. Situazioni sulle quali l’Aoup - affermano ancora i sindacati - non ha fornito alcuna risposta nonostante le continue sollecitazioni. Tra i reparti che stanno vivendo in affanno, non mancano le strutture di primaria importanza per il polo di Cisanello: il Pronto soccorso in primis ma anche pneumologia, cardiologia 1 e 2, malattie cardivascolari 1, rianimazione cardiotoracico, ortopedia 1 universitaria.

Francesca Bianchi